Gli amanti
di John Connolly
Rizzoli editore
409 pagine, 8.90 euro
Entrare nelle vite degli altri e scavare nei loro
segreti non è mai stato un problema per il detective Charlie "Bird"
Parker. Questa volta, però, in preda allo sconforto dopo il ritiro
della licenza di investigatore privato, Parker dovrà addentrarsi in
qualcosa di ben più inquietante: il suo stesso passato. E, in
particolare, quel tragico momento di tanti anni fa quando suo padre,
un agente dell'NYPD, si tolse la vita dopo aver ucciso due giovani
innamorati. Un assassinio folle e apparentemente senza motivo, di cui
la polizia di New York, per salvare uno dei suoi, insabbiò tutte le
prove. Ha ora i demoni di quel passato sono tornati: sotto forma di
una misteriosa coppia di amanti, custodi del segreto che sta dietro a
quell'omicidio ancora insoluto, tornati per portare a compimento una
tardiva, e terribile, vendetta. E ossessionare il detective finché
non farà i conti con gli sconvolgenti segreti sepolti da sempre nel
passato della sua famiglia.
Commento
John Connolly è uno
scrittore horror mimetizzato da thrillerista.
Stampatevelo bene in
testa. Senza questa presa di coscienza non si va poi molto lontano.
Connolly vive quella politica da burletta intrapresa dalle grandi
case editrici italiane che vogliono far sparire le parole “horror”
e “fantascienza” dai loro cataloghi.
Forse perché sono due
generi che, più di altri, fanno pensare e sfuggono alle mode. Così
agli scaffali dell'horror vengono relegati i soli vampiri liceali e a
quelli della fantascienza le novelization di Warhammer 40.000
e le eterne ristampe di Asimov e PK. Dick (bravi, ma basta!).
Tutto il resto deve
sgomitare, mimetizzarsi, trovare spazio altrove perché dà fastidio.
Ecco, i libri di Connolly rientrano perfettamente in questa
non-categoria.
Certo, lo scrittore
irlandese parte da solide basi da thriller e anche da noir. I suoi
personaggi sono spesso dei perdenti, dei poveracci che conducono
esistenze tristi a rimpiangere occasioni perdute e familiari morti.
Charlie Parker ne è l'esempio più lampante: ex poliziotto, ex
detective privato, vedovo e da poco separato dalla sua nuova
compagna, pare avere come unico scopo della vita la sopravvivenza dai
guai che gli arrivano addosso da ogni parte. I suoi due migliori
amici sono un ladro e un assassino, entrambi gay, e un rabbino caduto
in disgrazia che disserta di angeli caduti e di possessioni
demoniache.
Parker è già stato
protagonista di molti libri usciti dalla penna (vabbé, dal word
processor) di Connelly. In quasi tutti i casi l'elemento horror
soprannaturale ha fatto capolino, tra fantasmi, serial killer
preveggenti, predicatori folli e schiatte sataniche. In questo Gli
Amanti succede ancora. L'autore scava nel passato del suo
antieroe, svelandone finalmente la vera identità, e abbozzando
quello che si prospetta come il futuro scontro finale con colui che
tira le fila delle creature che più volte Parker si è trovato ad
affrontare. Saranno proprio due di loro, gli angeli caduti noti con
soprannome di Amanti, che tenteranno di farlo fuori prima che il
detective possa procurare guai al loro mandante sulla Terra.
La scrittura di Connolly
è come sempre altamente evocativa, in sottile equilibrio tra
sarcasmo, suggestioni horror e venature da noirista d'eccellenza. La
storia, meno elaborata delle precedenti, è comunque godibile e ben
curata. I fan di Parker non ne saranno per niente delusi. Viceversa
chi si affaccia per la prima volta sul mondo dello scrittore
irlandese potrà trovare dei passaggi ostici e poco comprensibili.
Purtroppo ho riscontrato
una decina di refusi sparsi qua e là nelle 409 pagine della edizione
italiana. Troppi per una grande case editrice come Rizzoli.
In effetti è un po' sottotono rispetto alle produzioni precedenti, e ancora una volta non arriviamo veramente a svelare la natura di Parker. Tra l'altro, stiamo rimanendo indietro di quasi 3 libri, rispetto alle uscite estere. Mistero...
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