giovedì 19 giugno 2014

Il Regno delle Piume (di Germano M.)


Il Regno delle Piume

di Germano M.

Moonbase Productions

77 pagine, 0,98 euro

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Sinossi

Barbara era una modella fetish milanese.
Quattro anni fa ha partecipato a una strana festa di Halloween.
Da allora il mondo è cambiato.
E continua a cambiare.
Ora Barbara è una guerriera. Una sopravvissuta.
Le creature della fantasia si mescolano col mondo reale.
È sempre l’alba. La città del Biscione è un cumulo di macerie.
Un enorme drago si appollaia ogni giorno sul Duomo.
La popolazione è rifugiata presso le stazioni della metropolitana.
Nevicano piume blu cobalto.
“È proprio vero, la vita ha un senso solo quando ti sfugge.”
Azione, pericoli, mostri, spade giapponesi, humour nero, suggestioni post-apocalittiche.
Barbara è tornata per condurvi nel Regno delle Piume.

Commento

Sequel di BitchBlade, che ho già recensito da queste parti, Il Regno delle Piume rappresenta dunque il ritorno in scena di Barbara Brambilla, AKA BB, AKA BitchBlade, ex modella milanese per feticisti, ora riconvertita in dura combattente di una Milano a metà tra l'onirico e il post-apocalittico.

Germano M. non si lascia inquadrare in un solo genere, bensì preferisce giocare con suggestioni e situazioni mutuate dalla sua esperienza di blogger, lettore ed esperto di cinema.
Proprio i rimandi al cinema costituiscono il contorno della novelette, anche se forse in maniera meno smaccata rispetto al volume uno. Per meglio dire: ci sono, risultano essere gustosissimi, ma sono più mischiati tra loro, come se ci avesse messo mano un buon prestidigitatore.

Come primo piatto c'è l'azione: tanta, rapida, di taglio cinematografico, ma anche ibridata con momenti onirici e/o puramente weird, che non permettono al lettore una "passata" rapida della pagina, vero e proprio cruccio moderno per chi si diletta di libri digitali. No: le scene (consentitemi di chiamarle così) di questo romanzo breve richiedono attenzione e un tentativo serio di immedesimazione.

Come secondo piatto c'è - appunto - tutto l'impianto onirico. La Milano da incubo, splendidamente ricostruita attraverso una serie di passaggi scevri da infodump, assediata da un Behemoth tricefalo, apparentemente invincibile, capace di germinare/partorire progenie in grado di inghiottire quel che resta della città, partendo però dal suo ventre: i sotterranei.

Il dessert è costituito dalla protagonista, BB, sexy e sboccata, sarcastica e velenosa come uno scorpione, eppure capace di mantenere una sorta di minimo codice morale, che a me ricorda parecchio i memorabili eroi dei film hollywoodiani dei mitici anni '80.
Sapere che BB è una sorta di clone, esteticamente parlando, di Keira Knightley, aggiunge quel pizzico in più di eccitazione, durante la lettura, che male non fa, pur senza mai ricorrere a elementi sessuali disomogenei alla storia raccontata.

Il Regno delle Piume: una novelette godibile, particolare, vagamente psichedelica. Forse non per tutti. Infatti la sconsiglio ai poveri di intelletto e a chi soffre di deficit d'attenzione.

lunedì 16 giugno 2014

I Cancelli del Tartaro (di Mauro Longo)



I Cancelli del Tartaro (Le ultime lettere di Jacopo Mortis - 1)

di Mauro Longo

Moonbase Productions

21 pagine, 0,92 euro 







Sinossi

Tra le "Ultime lettere" del signor Jacopo Mortis, avventuriero, occultista e cacciatore di mostri nell'Italia dell'Ottocento, questa è la prima a vedere una diffusione editoriale. 
I Cancelli del Tartaro racconta della prima impresa di Jacopo e del suo incontro con l'Accademia dei Riparatori, il consesso a cui dovette la sua iniziazione a quel Risorgimento di Tenebra in cui trascorse il resto della vita. 
Ho avuto io stesso la sorpresa e il piacere di scovare l'intero epistolario del signor Mortis tra le carte appartenute a un mio trisavolo, che ebbe a conoscerne l'autore quando questi era in età avanzata. Fu egli (il mio avo) il destinatario delle lettere suddette. 
Gli straordinari temi trattati e l'eccezionalità di questo documento mi hanno convinto da subito a curarne un'edizione che potesse avere la massima diffusione possibile. 

Questo racconto è suddiviso in cinque paragrafi, per un totale di 30.000 battute e 5000 parole circa. 
C'era uno sporco lavoro, nel Risorgimento, e qualcuno doveva pur farlo...

Commento

Capitolo "pilota" di una nuova serie di novelette facenti parti del progetto di scrittura condivisa Risorgimento di Tenebra, I Cancelli del Tartaro ci introduce a un mondo conosciuto eppure nuovo, fatto di cacciatori di mostri nell'Ottocento italiano, tra rimandi a noti poeti e a leggende ancora più antiche, che affondano nell'epoca dei Miti.

Mauro Longo si dimostra una volta ancora un acrobata delle parole, riuscendo a coniugare con bravura atmosfere che vanno dal fantasy storico all'horror, passando per un pizzico di ucronia che, così come il lettore può supporre, avrà forse sviluppo negli ebook futuri di questa appassionante saga.

Se dal primo volume di un ciclo narrativo si riescono a comprendere molte cose, questo I Cancelli del Tartaro è ottimo per introdurre i personaggi, il contesto geografico (per quello storico urgono approfondimenti nelle novelette a venire) e villains.

Linguaggio ricercato, molto adatto all'epoca in cui il racconto è ambientato, orrore viscerale e umorale, molta azione e i giusti cliffhanger per il secondo ebook sono gli elementi perfetti per indurre il lettore del fantastico all'acquisto compulsivo.
Unico difetto, se così vogliamo definirlo, è l'eccessiva brevità del racconto, che finisce troppo presto.
Vogliamo più carne al fuoco, signor Longo! :)