domenica 18 gennaio 2015

Mercurio Loi (di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca)



Mercurio Loi

di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca

Sergio Bonelli editore, collana "Le Storie" (N°28)

114 pagine, 3,80 euro







Sinossi

Nella Roma del 1825 non fermentano solo i primi germi del patriottismo carbonaro e le trame delle tante società segrete… Ben altri misteri funestano le notti della futura capitale d’Italia. L’antico Castel Sant'Angelo è infatti sede di alcune oscure morti e tra le sue mura si dice alberghi un fantasma omicida. È un enigma che solo la mente fredda ed erudita di un italico Sherlock Holmes potrebbe sciogliere, la mente di un uomo d’azione senza paura (o quasi). La mente inflessibile di… Mercurio Loi!

Commento

Come ho già detto in altre occasioni, la collana "Le Storie", di Bonelli Editore, risulta essere la più interessante della casa editrice milanese.
Anche il questo caso abbiamo a che fare con un fumetto autoconclusivo (anche se sono possibili sequel, da quel che ho capito) interessante.
L'idea di sfruttare il recente passato italiano, in epoca più o meno risorgimentale, per ambientare delle storie pulp non è nuovissima. Nel corso del 2014 abbiamo visto nascere diversi progetti di questo genere (su di tutti ricordiamo Risorgimento di Tenebra).
Il filone tira ed è affascinante.

Mercurio Loi è un fumetto ben disegnato, che presenta personaggi accattivanti, una trama semplice ma ben costruita, e un affresco di Roma di inizio '800 che vale da solo i 3,80 euro del prezzo di copertina.
Accanto a questi pregi ci sono però dei difetti di sostanza.
Loi è un personaggio fortemente ricalcato su Sherlock Holmes, anche se dotato di maggiore ironia. La trama, i comprimari, i meccanismi narrativi e perfino certe singole situazioni ricalcano parecchio il notissimo personaggio di Conan Doyle.
Siamo a metà tra l'omaggio e il citazionismo. Entrambe sono cose meritorie, specialmente se contestualizzate in un fumetto riuscito, che va oltre la sufficienza, ma un po' di originalità in più non sarebbe risultata sgradita.
Attendiamo eventuali sviluppi.


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