N.
di Stephen King, Marc Guggenheim e Alex Maleev
Sperling & Kupfer
120 pagine a colori, 14.90 euro
Sinossi
C'è qualcosa di soprannaturale e misterioso nelle profondità del campo di Ackerman, campagne del Maine. C'è una composizione, che ricorda Stonehenge, di sette pietre con un orribile occhio nel centro. E tutto ciò che abita lì, in quello strano luogo spazzato dal vento, può aver portato al suicidio di un uomo, “N.”, le cui visite al campo sono sconfinate nel regno dell’ ossessione compulsiva. Perché la salvezza sta nel continuare a contare le pietre... continuare a contare... contare…
Commento
Un racconto di King che diventa una graphic novel: è un fenomeno piuttosto frequente, vedi per esempio la trasposizione a fumetti de L'Ombra dello Scorpione.
Con N. però la qualità è davvero alta, sia per quel che concerne la storia sia per i disegni e la parte grafica, questioni affidate all'ottimo duo Guggenheim - Maleev.
N. è un disturbante omaggio lovecraftiano ambientato nel classico Maine, terra degli incubi per tutto ciò che tormenta la fantasia di zio Stephen. Un complesso di monoliti, che appare composto da sette o otto orribili pietre - a seconda dalla prospettiva in cui lo si guarda - pare costituire un sigillo millenario in grado di bandire dal nostro mondo un'orribile divinità chiamata Cthun.
Con N. però la qualità è davvero alta, sia per quel che concerne la storia sia per i disegni e la parte grafica, questioni affidate all'ottimo duo Guggenheim - Maleev.
N. è un disturbante omaggio lovecraftiano ambientato nel classico Maine, terra degli incubi per tutto ciò che tormenta la fantasia di zio Stephen. Un complesso di monoliti, che appare composto da sette o otto orribili pietre - a seconda dalla prospettiva in cui lo si guarda - pare costituire un sigillo millenario in grado di bandire dal nostro mondo un'orribile divinità chiamata Cthun.
Da tempo immemore delle persone solitarie, scelte apparentemente dal caso, vengono incaricate di custodire i megaliti, di modo che nessuno possa in alcun modo rimuoverli e liberare il male. La particolare location, un campo desolato e lontano dalle strade principali, facilita il compito degli involontari (e spesso inconsapevoli) custodi. Tuttavia il Male che si propaga dalle pietre è tale da risultare contagioso anche solo guardandole.
La pazzia si manifesta in comportamenti compulsivi: i custodi dei megaliti sono ossessionati dai numeri pari (che sono "buoni"), dai cerchi e dalle diagonali, capaci di rafforzare le invisibili barriere tra il nostro mondo e quello di Cthun. Tuttavia la loro salute mentale è destinata a deteriorarsi sempre più in fretta, lasciando come ultima facoltà quella di trovare un altro custode a cui scaricare questa maledizione.
La pazzia si manifesta in comportamenti compulsivi: i custodi dei megaliti sono ossessionati dai numeri pari (che sono "buoni"), dai cerchi e dalle diagonali, capaci di rafforzare le invisibili barriere tra il nostro mondo e quello di Cthun. Tuttavia la loro salute mentale è destinata a deteriorarsi sempre più in fretta, lasciando come ultima facoltà quella di trovare un altro custode a cui scaricare questa maledizione.
Ottimi disegni, tramoti infuocati e malsani che danno davvero la sensazione di affacciarsi su altri mondi.
Desolazione mentale e fisica, senso di abbandono, personaggi coinvolti in giochi cosmici più grandi della loro stessa comprensione.
Desolazione mentale e fisica, senso di abbandono, personaggi coinvolti in giochi cosmici più grandi della loro stessa comprensione.
Un finale a sorpresa, molto riuscito e cupo.
N. si rivela essere uno splendido viaggio nell'orrore imperscrutabile ed eterno. Un omaggio a HPL sentito e moderno.
N. si rivela essere uno splendido viaggio nell'orrore imperscrutabile ed eterno. Un omaggio a HPL sentito e moderno.
Dico la verità, era un po' che non leggevo un fumetto così ben scritto e, soprattutto, ben disegnato.
RispondiEliminaInquietantissimo e nel pieno rispetto del bellissimo racconto di King!
Davvero una delle migliori cose lette negli ultimi mesi ;)
EliminaQuesto me lo segno, grazie della dritta!
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