mercoledì 29 febbraio 2012

Il crocevia del mondo (di Davide Mana)



Il crocevia del mondo

di Davide Mana

ebook autoprodotto - collana "Lemuria social club"

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Sinossi

Una raccolta di fatti e fattoidi storici relativi a quell’ampio settore di terre selvagge (e non così selvagge) fra Europa ed Asia, a cavallo fra 19° e 20° secolo.
Avventurieri, spie, baroni omicidi, mandarini pazzi, eserciti e bande di predoni, dame della buona società, falsi monaci, industriali avventurosi e giovani plutocrati di belle speranze, ninja, dinosauri, divinità asiatiche, dischi volanti e varie amenità.
Un totale di circa 20.000 parole, una settantina di pagine, tutte seriamente documentate.
Perché la storia è tutto fuorché noiosa.

Commento

La Storia è conosciuta sempre troppo a grandi linee, tralasciando quei dettagli e quegli scenari che potrebbero invece far innamorare di essa anche chi dichiara di odiarla.
Il crocevia del mondo si propone di raccontarci gli avvenimenti e i personaggi relativi a un angolo del nostro pianeta tanto affascinate (e citato a sproposito) quando sconosciuto.

Tra Tibet, Himalaya, Asia centrale esistono terre che ancora oggi risultano misteriose, ma che un tempo erano ammantata di un'aura mistica, quasi magica. Furono in molti a esserne affascinati: giornalisti, scienziati, alpinisti, militari, avventurieri, religiosi. Ma anche banditi, sbandati, mercenari. E i nazisti, sì, anche loro, che cercavano Agarthi e i suoi segreti e che ipotizzavano folli affinità tra gli ariani di Germania ed alcune popolazioni tibetane e turkmene.

Davide Mana ci presenta una serie di ritratti storici di questi personaggi ambigui, a volte intriganti, spesso inquietanti, ma sempre affascinanti. Avventurieri dimenticati da un mondo sempre più globale e senza segreti, dove gli occhi di un satellite possono tracciare le mappe delle più sperdute regioni del pianeta. Regioni che un tempo potevano essere raggiunte soltanto a dorso di mulo, con improbabili spedizioni che spesso sconfinavano nell'esoterico, tra yeti, monaci stregoni e improbabili ricerche psicogeografiche.

Un saggio scritto con piacevole ricerca del dettaglio, senza scadere nel didascalico. Il crocevia del mondo potrebbe facilmente diventare un solido sourcebook per qualche gioco di ruolo di atmosfera dieselpunk, ma nel mentre resta una guida affascinante e spicciola per una bella epoca che mai come ora ci ispira nostalgia e, perché no, un pizzico di malinconia.

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