tag:blogger.com,1999:blog-70019024629502778892024-03-14T06:51:28.755+01:00L'ultimo blog a sinistraCellulosa e pixel uccidonoAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.comBlogger133125tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-47871029382642708252015-04-28T15:21:00.000+02:002015-04-28T15:21:13.367+02:00Perfection (di Germano M.)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVpdKnQDW0c_Pz6HNzIGJWhV1OWyIXnetz94opyepqH-vBfmnhCt6tOebFgiOvi38ogIPXoeFP3lLMWl04pFg7wtVlEjun8nYTh78g3Q8mm47a_CwbF6u14tRfX82JYft1aObLeAa92oFf/s1600/Perfection.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVpdKnQDW0c_Pz6HNzIGJWhV1OWyIXnetz94opyepqH-vBfmnhCt6tOebFgiOvi38ogIPXoeFP3lLMWl04pFg7wtVlEjun8nYTh78g3Q8mm47a_CwbF6u14tRfX82JYft1aObLeAa92oFf/s1600/Perfection.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
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Perfection (Le Storie di Perfection Vol. 1)<br />
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di Germano M.<br />
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Ebook indie<br />
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106 pagine, 1,99 euro<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00PP66116" target="_blank">Link per l'acquisto</a><br />
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<b><u>Sinossi</u></b><br />
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XXII secolo, il mondo ha conosciuto la nascita della prima intelligenza artificiale, ma ha iniziato a impiegare gli automi in tutti i campi già da sessant’anni, e ha visto la lenta, ma progressiva moria delle donne, falcidiate da un virus incurabile. </div>
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Perfection è un gruppo di case in una valle desertica cinta da montagne nebbiose. In questa valle, la Energom testa l’elettricità senza fili, che insieme al teletrasporto, segnerà la svolta di un nuovo mondo sempre meno popolato. </div>
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Tra il gelo del deserto profumato di saguaro, notizie scaricate sul lato interno delle lenti dei videocchiali, androidi che s’impegnano a fornire quel tocco femminile ormai sconosciuto ai più e riprodotto solo attraverso la memoria di vecchi software, otto personaggi vivono una notte indimenticabile.</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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<i>Perfection </i>è una raccolta di racconti concatenati, che si svolgono nell'arco di una notte, nell'omonima cittadina desertica nel cuore degli States (che, in questo futuro distopico, fanno parte dell'Alleanza).<br />I racconti propongono personaggi e situazioni diverse, che però si intrecciano su una struttura portante centrale, per confluire poi in plot narrativi conseguenziali.<br />Non è facile scrivere una storia (più storie!) con tale impianto narrativo, ma Germano ci riesce in modo esemplare.<br />Per farvi capire meglio di cosa si tratta, paragono lo schema di <i>Perfection </i>con quello di un film di nicchia, ma che forse conoscerete, ovvero <i><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ore_11:14_-_Destino_fatale" target="_blank">11:14</a></i>.</div>
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Le storie che ci racconta Germano appartengono a un genere ibrido da la fantascienza distopica e il cyberpunk.<br />In un futuro che va lentamente estinguendosi per la morte lenta e inesorabile del 97% della popolazione femminile, gli androidi fanno da surrogato per "l'altra metà del cielo", sia come compagne che come intrattenimenti sessuali.<br />Tuttavia, complice l'imminente entrata in vigore di una nuova legge globale, presto anche gli androidi cesseranno di esistere. Quindi, se vogliamo filosofeggiare un poco, l'autore ci presenta due forme parallele di estinzione: quella umane e quella artificiale. In tutto ciò sono però gli androidi ad affrontare con più dignità (o con più stile) un destino che pare inevitabile.</div>
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Posto questo scenario, l'autore ci porta per mano nel tour virtuale della cittadina di Perfection, un ameno paese nel bel mezzo del niente, caratterizzato dai classici elementi dell'entroterra americano: diner, casinò gestiti da indiani, roulotte, segreti inconfessabili, nascosti sotto la patina di una noiosa e immutabile quotidianità.<br />Le prove tecniche di trasmissione energetica senza fili (cosa che ricorda un certo signor Tesla!), eseguite dalla multinazionale Energom, movimenteranno la notte di Perfection e i suoi abitanti, sia quelli biologici che quelli biomeccanici.</div>
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La fantascienza di Germano M. è ricca di sfumature e di dettagli. Il retrogusto vintage si fonde bene con elementi futuristici. Il tutto gode di un contorno di citazioni cinematografiche e letterarie, raffinate e non invasive.<br /><br /><i>Perfection </i>è la dimostrazione di quanto sia possibile scrivere dell'ottima sci-fi, senza scopiazzare, senza arroccarsi sulla distopia young adult in stile <i>Hunger Games</i>.<br />L'acquisto, se non si fosse ancora capito, è assolutamente consigliato.</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-60200769286575457592015-03-27T16:18:00.002+01:002015-03-27T16:18:58.454+01:00CreepyPasta (AA.VV)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyovPSHG_nu5K9YBSnqdpGWrSYX_im7qPJcMCAfvocf8bvqOcEwlZWwdmi5ydYDjYUxdmPkl9J9iHZ5qC7y4xTUG4JT5xZ80bWaiyvFKpi9TGncjXkJr8W1kw31_CO0DbefTTaVT1luext/s1600/CreepyPasta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyovPSHG_nu5K9YBSnqdpGWrSYX_im7qPJcMCAfvocf8bvqOcEwlZWwdmi5ydYDjYUxdmPkl9J9iHZ5qC7y4xTUG4JT5xZ80bWaiyvFKpi9TGncjXkJr8W1kw31_CO0DbefTTaVT1luext/s1600/CreepyPasta.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
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CreepyPasta<br />
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AA.VV<br />
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DBooks.it Edizioni<br />
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204 pagine, 2,90 euro<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00K9UZE6Q" target="_blank">Link per l'acquisto</a><br />
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<b><u>Sinossi</u></b><br />
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Nate nei meandri più oscuri della rete, le storie di questa raccolta non hanno un autore specifico e si sono diffuse tramite il "copia e incolla" (copy-paste) dei lettori di forum e comunità online. Il loro unico scopo è quello di spaventare e scioccare il lettore e la loro diffusione le ha rese un vero fenomeno mediatico del nuovo millennio. Yuri Abietti, in questa compilation di orrori, ha raccolto, selezionato e tradotto alcune delle Creepypasta più terrificanti e divertenti, illustrate da autori di grande talento come Daniele Aimasso, Piercarlo Carella, Pier Martilotti, Domizia Parri, Giacomo Rabufetti, Davide Scianca e Mattia Zoanni. Una serie di flash da brivido che non mancherà di colpire gli amanti delle leggende metropolitane e delle storie più tetre.</div>
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<b><u>Commento</u></b><br />
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Leggende metropolitane: storie a metà tra la fantasia popolare, una verità ingigantita e deformata, e un'attualizzazione di quelle che un tempo erano le fiabe raccontate attorno a un falò.</div>
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Creepypasta è invece un termine anglosassone con cui si indica una particolare forma narrativa diffusa via Internet, attraverso forum, social network o siti specializzati. Si tratta di brevi racconti per lo più di genere horror.</div>
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<i>CreepyPasta</i> (l'ebook di cui vi parlo oggi) nasce da questi due particolari filoni della narrativa del brivido. Non si tratta di letteratura nel senso stretto della parola, bensì di un prodotto ibrido e per questo sfizioso e interessante.<br /><br />In un agile volumetto, che conta circa duecento pagine, sono raccolte diverse urban legend "di paura", di lunghezza e contenuto variabile.<br />Le più riuscite, a mio parere, sono quelle brevi o molto brevi. Riescono a spaventare in un numero limitato di parole e fanno anche scattare quel sottile, perturbante interrogativo, tipico delle leggende metropolitane: "e se fosse vera?"<br /></div>
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L'ebook raccoglie un buon assortimento di creepypasta, e può essere goduto anche a piccoli sorsi: una storia o due ogni sera, tra una lettura e l'altra, prima di coricarsi. Ce ne sono alcune che suscitano una sincera e atavica inquietudine, andando a scavare in quelle piccol/grandi paure che si nascondono nel quotidiano, e che risultano essere anche quelle più plausibili, alla portata di tutti.</div>
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Una raccolta, consigliata agli amanti del brivido e del weird.<br />Speriamo in un volume 2: di certo il materiale non manca.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-43544170498109422992015-03-12T15:19:00.002+01:002015-03-12T15:19:35.846+01:00La Galaverna (di Samuel Marolla)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgDUiFne0AuYSbQVjtvt-tO-aIbGTxkKB4FdXkVxbKAb_JVq5VDf_3JHx4QhCU7qnip8GKFHjdHDoJXK0YEJRg06g4RmtvaYsPl4dfYK2KcO-eYyISqYhQW4iYayRRE9Wg_yz86NJwqooF/s1600/La+Galaverna.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgDUiFne0AuYSbQVjtvt-tO-aIbGTxkKB4FdXkVxbKAb_JVq5VDf_3JHx4QhCU7qnip8GKFHjdHDoJXK0YEJRg06g4RmtvaYsPl4dfYK2KcO-eYyISqYhQW4iYayRRE9Wg_yz86NJwqooF/s1600/La+Galaverna.jpg" height="320" width="228" /></a></div>
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La Galaverna</div>
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di Samuel Marolla</div>
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Ebook indie</div>
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48 pagine, 0,99 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00DKDNAWY" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Milano, giorni nostri. Uno spregiudicato manager scopre che nei parcheggi sotterranei dell'avveniristico grattacielo della sua multinazionale, edificato nel centro della città su rovine millenarie, una forza antica e malefica si è risvegliata da un lungo sonno. Un uomo convive fin dall'infanzia con la facoltà (o la maledizione) di poter scorgere, lui solo, invisibili e pericolose geometrie metropolitane. Due protagonisti indiscussi della movida milanese alle prese con i segreti oscuri della luccicante vita notturna. Tre racconti del terrore di Samuel Marolla, un viaggio nei recessi oscuri di una Milano tecnologica, multietnica e moderna, ma ancora dominata da malvagi poteri millenari.</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Samuel Marolla torna nel suo "ambiente naturale", vale a dire la Milano segreta e mostruosa di cui, storia dopo storia, sta tracciando la mappa, sovrapponendola a luoghi, piazze, vie e monumenti noti a tutti.<br /><i>La Galaverna</i> comprende tre racconti, di cui il primo (che dà il titolo all'ebook) è il più lungo.<br />Si parte proprio da quel concetto di "realtà occulta", nascosta sotto la patina di apparente normalità e grigiore della vita quotidiana, e pian piano si scivola in una spirale fatta di mostri che si nascondono in angoli nascosti della città, di cospirazioni e di lotte occulte millenarie che si preparano alla battaglia finale.<br />Questa, come Marolla ci ha fatto intendere in altri suoi ebook, si svolgerà a Milano, la "città da bere", a metà tra le modernità stranianti dell'Expo e un passato oscuro, a sua volta in sospeso tra la mitteleuropa e l'animo latino e ingannatore di certi popoli mediterranei.</div>
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Tornano, anche se in maniera non invasiva, alcuni concetti chiave della mitopeica marolliana: la Malarazza, la Mezzanotte del Secolo, il disagio sociale di certi milanesi che sfocia in manifestazioni occulte e mostruose.</div>
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I tre racconti si leggono in fretta ma lasciano molto. Sono inquietanti e realistici, pur nel loro essere "fantastici".<br />Lo stile dell'autore si riflette, una volta ancora, nelle descrizioni spietate, realistiche e agro-dolci della sua città e nei dialoghi, milanesi che più milanesi non si può.</div>
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A 99 centesimi di euro è praticamente regalato.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-90608705551451648192015-03-05T19:15:00.002+01:002015-03-05T19:15:59.915+01:00Vai a prendere una stella (di Marco Siena)<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT1pZWmcqungFuwk01AKzumB0thcWaF6oGCVRHlyhfYKMWeju4yW-yjYB1SaBtVa8XnXL5C3ZAVivwYgRZhl2McKVVZ-wGjJUSP3TAoZrVBECHXu0EHXNN2Vz5UnpMrN6ti2QMwmPe9xAS/s1600/Vai+a+prendere+una+stella.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT1pZWmcqungFuwk01AKzumB0thcWaF6oGCVRHlyhfYKMWeju4yW-yjYB1SaBtVa8XnXL5C3ZAVivwYgRZhl2McKVVZ-wGjJUSP3TAoZrVBECHXu0EHXNN2Vz5UnpMrN6ti2QMwmPe9xAS/s1600/Vai+a+prendere+una+stella.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
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Vai a prendere una stella</div>
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di Marco Siena</div>
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Prima di Svanire Stories</div>
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103 pagine, 1,99 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00SBD6KNE" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Gianni Davoli vuole passare un weekend con la figlia, portandola in campeggio sul fiume. Ma qualcosa è in agguato nelle campagne: una comunità isolata che rapisce i figli degli estranei. </div>
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Ma i membri di questa comunità non sanno che Davoli è un agente della Fondazione Licht, e agirà subito per riprendersi sua figlia. </div>
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Nuovo episodio della serie Fondazione Licht, questa volta ambientato in Italia, e che ha come co-protagonista Konopski, arrivato per raccogliere la testimonianza di Davoli. </div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Fin da quando ho letto i suoi primi racconti, ho giudicato Marco Siena come una sorta di versione italiana (anzi, emiliana!) di John Connolly, scrittore irlandese che saltella con gran gioia dal thriller all'horror, risultando così in possesso di uno stile personalissimo, gradevole, a suo modo poetico.</div>
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Ecco, Marco Siena ci assomiglia.<br /><i>Vai a prendere una stella</i> è l'ulteriore dimostrazione di questo mio postulato.<br />Premessa: pur facendo parte di un ciclo di novelette legate da uno scenario ben delineato, Vai a prendere una stella è leggibile anche come storia a sé stante. La fruibilità non risulta compromessa, semmai vien voglia di recuperare gli altri titoli per saperne di più.</div>
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Con questo racconto (lungo), Siena ci porta in un viaggio nell'Italia rurale e gotica, qualcosa che sta a metà tra le favole nere di Eraldo Baldini le storie con famiglie di incestuosi assassini, di film come <i>Wrong Turn</i> e <i>Southern Comfort</i>.<br />I protagonisti dell racconto si trovano ad affrontare una comunità isolata e ignorata dal mondo moderno, la corte del Grasso, dove antiche entità, legate al mondo degli spettri e alla magia ctonia, compiono i loro rituali perversi per perpetuare la specie.</div>
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<i>Vai a prendere una stella</i> è un racconto scritto bene, ricco di pathos, L'elemento soprannaturale, pur essendo il cuore della storia, non è usato come deus ex machina. Al contrario, l'autore sa dosarlo, accarezzarlo, personalizzarlo.</div>
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Ottima lettura. Ne voglio altre dosi, grazie.<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-57414854213629823102015-03-02T18:54:00.000+01:002015-03-02T18:57:46.877+01:00Lovecraft's Innsmouth (di Claudio Vergnani)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgChNZkAovcEggyAGEsctG1UKkTtHivbriiofRiDs3Y_os1M_RbslFqGvYq1eXWkHrh6fy5Odz9K5Ak8g-5yfMFiQezWshW5qVuqTTHJkQWpnWGalpUbH9B_eEIOfN_JXDLrPSKoZmE7G1e/s1600/Lovecraft's%2BInnsmouth.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgChNZkAovcEggyAGEsctG1UKkTtHivbriiofRiDs3Y_os1M_RbslFqGvYq1eXWkHrh6fy5Odz9K5Ak8g-5yfMFiQezWshW5qVuqTTHJkQWpnWGalpUbH9B_eEIOfN_JXDLrPSKoZmE7G1e/s1600/Lovecraft's%2BInnsmouth.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
Lovecraft's Innsmouth - Cthulhu Apocalypse Vol. 1<br />
<br />
di Claudio Vergnani<br />
<br />
Dunwich Edizioni<br />
<br />
90 pagine, 0,99 euro<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00TKWTIJS" target="_blank">Link per l'acquisto</a><br />
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<b><u>Sinossi</u></b><br />
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… si trattava semplicemente di accompagnare il professor Franco Brandellini (questo il nome del cliente) per una settimana in una cittadina per turisti sulle coste del Massachusetts, dove era stata ricostruita a uso e consumo dei gonzi (questa invece la spiegazione di Vergy) la Innsmouth del racconto "The Shadow Over Innsmouth" di H.P. Lovecraft. Il nome della struttura era, nella sua grande originalità, "Lovecraft’s Innsmouth". </div>
<div style="text-align: justify;">
«Insomma», spiegò Vergy, «hanno costruito questa specie di Disneyland che rispecchia pari pari la città del racconto. Catapecchie cadenti, vicoli, l’albergo schifoso, la chiesa dell’ordine di quel… come si chiamava quello stronzo con le squame con il quale i cittadini stringono il solito patto blasfemo?» </div>
<div style="text-align: justify;">
Ritornai con la memoria ai tempi del liceo. «Dagon, direi. Lo aveva contattato un capitano del posto che era stato in non so quale località esotica e lì aveva saputo di questa creatura che, al prezzo modico di qualche sacrificio umano, avrebbe garantito pesce, oro e figa per tutti gli anni a venire.» </div>
<div style="text-align: justify;">
«Giusto, una cosa così. Aspetta, questa ti piacerà: per le strade girano anche delle comparse truccate come gli abitanti del racconto. Dei rachitici che camminano arrancando, puzzano di pesce e al posto della faccia hanno un mascherone da merluzzo. Bene, ora tu non ci crederai, ma sembra che esistano molti appassionati di questa spazzatura e il nostro professore è uno di loro. E vuole fare un salto a godersi cotanta bellezza. Tu e io lo dobbiamo accompagnare e proteggere. Da cosa, non saprei.» </div>
<div style="text-align: justify;">
«Sembra un compito abbordabile.» </div>
<div style="text-align: justify;">
«Già. Il guaio è che dicevano così anche dello sbarco in Normandia.»</div>
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<b><u>Commento</u></b><br />
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Dopo aver fatto tanto di buono per l'asfittico horror nostrano, grazie alla trilogia del 18° Vampiro (trovate tutti e tre i volumi recensiti su questo blog), Claudio Vergnani si imbarca in una nuova avventura narrativa, e lo fa rimettendo in campo i suoi personaggi più riusciti, gli stessi della sopracitata saga: Claudio e Vergy.</div>
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Questa volta i due spiantati, divertenti e malinconici "indagatori dell'incubo" (per caso e per necessità, non certo per vocazione) si trovano a incrociare la strada nientemeno che dei Grandi Antichi lovecraftiani.</div>
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Una sfida narrativa non da poco. Approcciarsi a Lovecraft è semplice e al contempo complicatissimo per ogni autore horror. Il Solitario di Providence ha costruito un "genere nel genere", utilizzando uno stile che ancora oggi suona affascinante quanto lo era negli anni '20, ma che appare anche fuori tempo massimo, nell'ottica di uno scrittore contemporaneo.</div>
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Vergnani non si fa spaventare e affronta il problema col il suo classico registro, a metà tra il comedy horror e thriller soprannaturale.<br />
Claudio e Vergy costituiscono una coppia d'azione e di spirito affiatatissima. Hanno i tempi giusti per ogni situazione, e sono sufficientemente disperati per cacciarsi nelle situazioni più improbabili e pericolose.<br />
Il loro essere così poco eroici, ma al contempo quasi epici, in un modo prettamente mediterraneo e latino del termine, li rende ancora una volta irresistibili. Sono fallibili e improvvisano, più che pianificare. Ossia si comportano in modo opposto a quello del classico indagatore dell'incubo di tradizione britannica e americana.<br />
Non sono nemmeno antieroi nel senso stretto del termine. Non c'è dubbio che siano i buoni, anche se sono portati all'alcolismo, al disagio sociale, a volte perfino alla violenza come livella per risolvere i problemi.</div>
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La trama di <i>Lovecraft's Innsmouth</i> verte poi su un racconto che rappresenta il cuore pulsante della produzione letteraria di HPL. L'idea di un "parco giochi" ispirato a quanto narrato dal Solitario di Providence è talmente strana da risultare geniale.<br />
Lo sviluppo della storia, va da sé, complicherà non poco la vita dei due protagonisti.</div>
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Racconto da recuperare assolutamente, con l'unica precisazione che non è autoconclusivo. Non resta che dare fiducia a un ottimo narratore italiano moderno e aspettare ulteriori sviluppi di questa sua nuova saga.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-12242844227728067842015-02-25T16:04:00.001+01:002015-02-25T16:06:48.346+01:00Quell'estate di sangue e di luna (di Eraldo Baldini e Alessandro Fabbri)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwWdgfn_yCBzx97Bi564ubJaCsCFOKDmy8Qh6u0FVZT-d-kFFQ9tnJTzDST5Su6qrgZIiqwF9FDamrR-9aoOXvVddMGIhRCb_yPYG3BqqDFqQX6SuRJF6PQAXNLlmlo9wK9BH1tPNrP169/s1600/quell'estate%2Bdi%2Bsangue%2Be%2Bdi%2Bluna.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwWdgfn_yCBzx97Bi564ubJaCsCFOKDmy8Qh6u0FVZT-d-kFFQ9tnJTzDST5Su6qrgZIiqwF9FDamrR-9aoOXvVddMGIhRCb_yPYG3BqqDFqQX6SuRJF6PQAXNLlmlo9wK9BH1tPNrP169/s1600/quell'estate%2Bdi%2Bsangue%2Be%2Bdi%2Bluna.jpg" /></a></div>
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Quell'estate di sangue e di luna<br />
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di Eraldo Baldini e Alessandro Fabbri<br />
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Einaudi Editore<br />
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255 pagine, 15 euro<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/8806190091" target="_blank">Link per l'acquisto</a> (versione cartacea)<br />
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<b><u><br /></u></b>
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<b><u>Sinossi</u></b><br />
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È l’estate del 1969. A Lancimago, paese rurale di poche centinaia di anime, quattro inseparabili amici undicenni, Enrico, Billo, Valerio e Gianni, seguono alla tivù la missione Apollo che porterà il primo uomo sulla Luna. Ma sul villaggio, proprio in quei giorni, si scatena un crescendo di eventi terribili e misteriosi. La natura stessa pare ribellarsi o impazzire, mentre aleggiano sui campi i fantasmi di superstizioni dimenticate e di antiche paure. Di fronte all’ottusità degli adulti saranno i quattro bambini, e soprattutto Enrico, che trova un alleato nella memoria lunga di nonno Siro, a fronteggiare l’orrore e a comprenderne il senso. Ma perché, trent’anni dopo, lo stesso Enrico accompagna a Lancimago il figlioletto?</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Eraldo Baldini è uno dei pochissimi autori che in Italia ha maturato un vero successo scrivendo horror "puro". Del resto le sue storie, quasi sempre ambientate in un contesto rurale, attingono ai ricordi di chi, tra noi lettori, ha vissuto un'infanzia prettamente di paese, a contatto con realtà, tradizioni e misteri che pian piano acciaio e cemento stanno cancellando dalla memoria.</div>
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<i>Quell'estate di sangue e di luna</i>, scritto col contributo di Alessandro Fabbri, può essere definito senza dubbio la versione italiana di due notissimi romanzi: <i>IT</i> di S.King, e <i>L'Estate della paura</i>, di D.Simmons. <br />
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I punti in comune sono tanti, a volte forse anche troppi. Innanzitutto anche il libro di Baldini è una storia di formazione: un gruppo di ragazzini, calati in un contesto rurale (piccolo paesino, lontano dalle grandi città etc etc), si trova a lottare con un Male soprannaturale che mette in pericolo tutta la comunità, e che gli adulti (tranne alcuni) si rifiutano di vedere.</div>
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La differenza fondamentale sta nella lunghezza: mentre Simmons e King hanno scritto due romanzi tanto belli quanto lunghi, Baldini e Fabbri ci regalano un romanzo di media lunghezza, anzi, quasi corto, che può essere divorato in un paio di giorni. Cosa che tra l'altro riesce facilmente, visto che la storia è intrigante e costringe il lettore a girare pagina dopo pagina.<br />
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Gli autori sono molto bravi a tratteggiare lo scenario della vicenda, un paese immerso nella campagna, una comunità dove tutti sanno tutto di ciascun abitante, eppure dove vecchi misteri sonnecchiano nell'ombra, pronti a risvegliarsi per riscuotere il loro tributo di sangue. Non mancano, in quest'ambientazione, enormi campi di grano, paludi nebbiose, assolate stradine, casa abbandonate e altri elementi propri dello stile “baldiniano”.<br />
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Quel che è bello è vedere quanto una storia di questo tipo funzioni straordinariamente bene in un contesto italianissimo (l'Emilia Romagna agreste), senza dover ricorrere al “solito” Maine di kinghiana memoria. Il periodo scelto dagli autori è l'estate del '69 (nei giorni del primo volo umano sulla Luna), un'epoca storica in cui l'Italia è a cavallo tra la vecchia realtà contadina e il boom economico. Proprio il volo dell'Apollo 11 sembra rappresentare la metafora del passaggio da un mondo all'altro, ma anche quello dall'adolescenza all'età adulta.</div>
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Infatti il romanzo adempie alla perfezione anche il suo dovere di racconto di formazione, laddove la lotta dei ragazzini contro un Male ancestrale simbolizza proprio una sorta di rito di passaggio nel mondo dei grandi che, si sa, tanto buono non è.<br />
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Ottimo lavoro dunque, consigliato a chi ama questo genere di storie. Che poi assomigli un poco ai due romanzi già citati vuol dire poco e niente. L'importante è leggere un libro ben scritto e ricco di suggestioni che appartengono al subconscio di molti noi. In questo senso i due autori hanno perfettamente svolto il compito prepostosi.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-73745242755001670072015-02-07T11:17:00.000+01:002015-02-07T11:17:44.182+01:00Black Magic Woman (di Danilo Arona)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMqZmzofOfOMQFIHcfvx2OozXJPVR5aOhuKkpktC5gxfxmnvvAft0lAuILUYFa-ZKyefVdFCF4kaMsNhEkoduk9W_4CrfRZhaphtt6vm-R3l7aF1eCdlgPTe5G5JZpwb4zRjb0wLX_5HZD/s1600/Black+Magic+Woman.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMqZmzofOfOMQFIHcfvx2OozXJPVR5aOhuKkpktC5gxfxmnvvAft0lAuILUYFa-ZKyefVdFCF4kaMsNhEkoduk9W_4CrfRZhaphtt6vm-R3l7aF1eCdlgPTe5G5JZpwb4zRjb0wLX_5HZD/s1600/Black+Magic+Woman.JPG" height="320" width="195" /></a></div>
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Black Magic Woman<br />
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di Danilo Arona<br />
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Fratelli Frilli Editore<br />
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244 pagine, 1,99 euro (versione ebook), 7,15 euro (versione cartacea)<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00J8SIE3K" target="_blank">Link per l'acquisto</a><br />
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<b><u>Sinossi</u></b><br />
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11 settembre 2001.<br />Da anni residente in Italia, il giornalista spagnolo Manuel Blanco, dinanzi alle terribili immagini televisive delle Twin Towers in fiamme, riceve un inquietante documento via rete dall’America. Il file s’intitola Black Magic Woman, qualcosa di antico e di familiare per Blanco che ha indagato a lungo in passato sui misteri del Palo Mayombe e i suoi rapporti con le narcomafie. Quel resoconto, però, fa intravedere qualcosa di diverso: dietro la tragedia delle Torri e le sue conseguenze nel mondo non c’è solo la sigla misteriosa di Al Qaeda, ma un più arcano livello esoterico che, nel nome del Palo Mayombe e della magia nera islamica, fiancheggia il terrorismo scatenatosi nel mondo occidentale...</div>
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E se la guerra che vediamo ogni giorno combattere in TV fosse soltanto la facciata di sotterranea guerra psichica che una setta micidiale ha dichiarato all’umanità? E se le migliaia di vittime innocenti, soprattutto donne e bambini, da un parte e dall’altra, altro non siano che pedine progettualmente sacrificabili sul fronte di tale conflitto? E se i tanti misteri di una cronaca impazzita (ragazzini uccisi e/o scomparsi così come giovani donne) e le sue troppe apocalissi quotidiane rientrassero in questo mortale disegno?</div>
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E’ solo fantasia. Forse... Ma nel gennaio 2002, quando un piccolo di sei anni è misteriosamente assassinato in una villa sulle alture genovesi, Blanco - con l'aiuto di un anziano professore universitario e un tenente colonnello dell'Arma - scopre che il preambolo di tanto moderno terrore potrebbe addirittura risalire alla Londra del 1888, dove impazzava Jack lo Squartatore. Un lontano passato che si riverbera nella storia criminale dell'ultimo ventennio italiano, dove gli orribili delitti del “mostro di Firenze” s'incrociano ad altri inspiegabili e sanguinosi fatti di cronaca: Castelluccio dei Sauri, Novi Ligure, Chiavenna, gli omicidi di Donato Bilancia...</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Riproporre questa mia recensione dopo diversi anni è una scelta meditata, non casuale.<br />Lo faccio perché <i>Black Magic Woman</i>, a mio parere il capolavoro letterario del sempre ottimo Danilo Arona, ha anticipato anni fa delle tematiche che oggi sono fin troppo d'attualità. Terrorismo, esoterismo, manipolazione della credulità popolare, riti occulti che legano remote periferie della vecchia Europa (Italia in primis) a signori della guerra che trasformano i loro desertici feudi in wasteland dominate da barbarie e da riti sanguinari.<br />Inoltre <i>Black Magic Woman</i> è ora in vendita anche in versione digitale a meno di due euro. Un'occasione imperdibile. Anche perché non ricordo altri thriller/horror italiani dal sapore tanto globale e... profetico.<br />Così, eccovi la mia vecchia recensione.</div>
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Anche in <i>Black Magic Woman</i> l’autore non tradisce lo stile che da sempre preferisce: il romanzo occultistico-esoterico presentato sotto forma d’approfondimento giornalistico.</div>
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Ambientato tra Piemonte e Liguria (in primis Bassavilla città cult dei romanzi di Arona), il romanzo rielabora ciò che sta accadendo ai giorni nostri cercando di porlo da un differente punto di vista: quello misterico e magico. In questo modo si mischiano magistralmente elementi apparentemente antitetici quali attualità e antichi riti, terrorismo e superstizioni ataviche, mondo moderno e mondo spirituale.</div>
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Arona non lesina in teorie e approfondimenti, sfruttando il taglio a volte quasi giornalistico del romanzo e giustificando mirate digressioni in campo esoterico con l’intervento di Alex Grandoni, un altro dei protagonisti del libro, sensitivo genovese e forse alter ego dell’autore stesso.</div>
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L’orrore evocato da Arona nasce dal quotidiano, dai piccoli orrori della provincia sonnolenta, annodandosi poi, in modo sapientemente verosimile, a scenari sempre più grandi, fino a scoprire trame occulte che mettono in pericolo l’esistenza stessa del mondo così come lo conosciamo.</div>
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La vicenda principale del romanzo è alternata da brevi storie collaterali che, pur nascendo dalla trama-madre, sono autoconclusive e aiutano il lettore a percepire la grandezza del Male che con le sue spire rischia di avvolgere qualunque cosa.</div>
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Quel Male che, nei romanzi di Arona, dà sempre l’impressione di essere così forte, inarrestabile e inevitabile tanto che, man mano che si prosegue nella lettura, sorge spontaneo un senso di pessimismo, accompagnato dal dubbio: ciò che l’autore racconta è davvero solamente frutto della sua fantasia creativa?</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-15439430186487695052015-01-18T11:19:00.002+01:002015-01-18T11:19:49.698+01:00Mercurio Loi (di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieTfG7JeY-CaVS2V96s2JD3zbfo6WVOSbFntfPVoqpjiOGlhNnE5FOlaOU6jEOoGVXW11f2YnGGAljcU0PEMs2sE7OlrgQEwm-l5QqWzZk2DEcSDBQ-HgvM0CDl0uNuQq8xXooICPFtzxs/s1600/Mercurio+Loi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieTfG7JeY-CaVS2V96s2JD3zbfo6WVOSbFntfPVoqpjiOGlhNnE5FOlaOU6jEOoGVXW11f2YnGGAljcU0PEMs2sE7OlrgQEwm-l5QqWzZk2DEcSDBQ-HgvM0CDl0uNuQq8xXooICPFtzxs/s1600/Mercurio+Loi.jpg" /></a></div>
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Mercurio Loi</div>
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di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca</div>
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Sergio Bonelli editore, collana "Le Storie" (N°28)</div>
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114 pagine, 3,80 euro</div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Nella Roma del 1825 non fermentano solo i primi germi del patriottismo carbonaro e le trame delle tante società segrete… Ben altri misteri funestano le notti della futura capitale d’Italia. L’antico Castel Sant'Angelo è infatti sede di alcune oscure morti e tra le sue mura si dice alberghi un fantasma omicida. È un enigma che solo la mente fredda ed erudita di un italico Sherlock Holmes potrebbe sciogliere, la mente di un uomo d’azione senza paura (o quasi). La mente inflessibile di… Mercurio Loi!</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Come ho già detto in altre occasioni, la collana "Le Storie", di Bonelli Editore, risulta essere la più interessante della casa editrice milanese.<br />Anche il questo caso abbiamo a che fare con un fumetto autoconclusivo (anche se sono possibili sequel, da quel che ho capito) interessante.</div>
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L'idea di sfruttare il recente passato italiano, in epoca più o meno risorgimentale, per ambientare delle storie pulp non è nuovissima. Nel corso del 2014 abbiamo visto nascere diversi progetti di questo genere (su di tutti ricordiamo <a href="https://www.facebook.com/pages/Risorgimento-di-Tenebra/241937522540297" target="_blank">Risorgimento di Tenebra</a>). <br />Il filone tira ed è affascinante.</div>
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<i>Mercurio Loi</i> è un fumetto ben disegnato, che presenta personaggi accattivanti, una trama semplice ma ben costruita, e un affresco di Roma di inizio '800 che vale da solo i 3,80 euro del prezzo di copertina.<br />Accanto a questi pregi ci sono però dei difetti di sostanza. <br />Loi è un personaggio fortemente ricalcato su Sherlock Holmes, anche se dotato di maggiore ironia. La trama, i comprimari, i meccanismi narrativi e perfino certe singole situazioni ricalcano parecchio il notissimo personaggio di Conan Doyle.<br />Siamo a metà tra l'omaggio e il citazionismo. Entrambe sono cose meritorie, specialmente se contestualizzate in un fumetto riuscito, che va oltre la sufficienza, ma un po' di originalità in più non sarebbe risultata sgradita.<br />Attendiamo eventuali sviluppi.</div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-10588719287571493052015-01-13T18:02:00.003+01:002015-01-13T18:02:54.158+01:00Colosseum (di Simone Sarasso)<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBFDkg0T0Lrqkea4AVOvkDiU2gR50MySft1Fx6KEa_U5vTZu5YU5Dqt_oYae0W1YyBacWVRDpl_Rxl7NES-On92RTmRPXKbPubSEfjCBT-woKIrhw94YwzXnopgPyrVaMFkKSpzMhGRuaQ/s1600/Colosseum.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBFDkg0T0Lrqkea4AVOvkDiU2gR50MySft1Fx6KEa_U5vTZu5YU5Dqt_oYae0W1YyBacWVRDpl_Rxl7NES-On92RTmRPXKbPubSEfjCBT-woKIrhw94YwzXnopgPyrVaMFkKSpzMhGRuaQ/s1600/Colosseum.JPG" height="320" width="210" /></a></div>
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Colosseum</div>
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di Simone Sarasso</div>
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BUR editore</div>
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407 pagine, disponibile in formato cartaceo e digitale</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00P87HGDE" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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È il primo giorno dei giochi inaugurali per il completamento dell’Anfiteatro Flavio: un capolavoro di marmo e pietra a eterna testimonianza della grandezza di Roma, che i posteri avrebbero chiamato Colosseo. Dalla tribuna imperiale Tito pregusta insieme all’aristocrazia romana lo spettacolo che sta per iniziare, mentre tutto intorno il popolo infiammato dall’attesa del grande evento acclama a gran voce il gladiatore che sta per scendere nell’arena. Lo chiamano Vero, nell’odiata lingua latina degli invasori che hanno preso il suo villaggio e rubato la sua libertà. Allo schiavo guerriero senza passato ora rimane solo una cosa a cui aggrapparsi: una rabbia feroce che attende di esplodere sulla sabbia dell’arena, in quel gioco di morte spietato che lo obbligherà presto a combattere contro il suo migliore amico. Un romanzo pieno di fascino e passione che riporta in vita l’eroismo brutale dei gladiatori di Roma, protagonisti disperati di un crudele destino di violenza.</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Dopo thriller e romanzi fantapolitici pulp, Simone Sarasso si cimenta nel genere storico (sempre con una punta di pulp, inteso però in senso tarantiniano).<br /><i>Colosseum </i>è una storia di "sangue e arena", ai tempi della Roma imperiale della dinastia Flavia.<br />Protagonisti, nemmeno a dirlo, sono due gladiatori, i cui destini si intrecciano per poi allontanarsi, salvo poi tornare a impattare - è proprio il caso di dirlo - sul finale.</div>
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Ottima la ricostruzione storica dell'epoca e del fenomeno dei giochi Gladiatori.<br />Sarasso non ha lasciato nulla al caso, e si vede. Il lavoro di documentazione è massiccio e, tra uno scontro, un amplesso e una congiura di corte, il lettore non mancherà di farsi anche un'infarinatura sul periodo in questione e sul complesso mondo dei combattenti delle arene romane (la costruzione degli anfiteatri, la variegata natura degli scontri, le palestre di addestramento etc).</div>
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La storia non lesina in quanto a sangue, sudore ed eros, ma questi elementi vengono dosati in base al momento e alla trama, senza particolari forzature, diversamente da come accade in molti racconti finto-scandalistici che vanno per la maggiore.<br />La lettura scorre veloce, tra colpi di scena e momenti in cui si assiste a una crescita del protagonista (il britanno Vero) e del coprotagonista, </div>
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<i>Colosseum </i>è un bel romanzo storico, forse il migliore su Roma Imperale, tra quelli letti nell'ultimo anno.<br />Acquisto consigliato, anche perché Sarasso sa scrivere piuttosto bene.<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-52843944439969167782015-01-11T08:41:00.000+01:002015-01-11T08:41:09.990+01:00Ghoul (di Brian Keene)<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTijt5c-Qo0wkyUxhCjkSTWpu3545G73sZZFi-a2l5QlSi8WCtTvHrS3oHVAhLqo1aV4LGAFxeiSZ7Afh6DHUslhDPz-PMaZSoBA2CegNsqg8siAZbO8P-9FT_FCOvs8l8Jc_MigTplly8/s1600/ghoul.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTijt5c-Qo0wkyUxhCjkSTWpu3545G73sZZFi-a2l5QlSi8WCtTvHrS3oHVAhLqo1aV4LGAFxeiSZ7Afh6DHUslhDPz-PMaZSoBA2CegNsqg8siAZbO8P-9FT_FCOvs8l8Jc_MigTplly8/s1600/ghoul.jpg" height="320" width="206" /></a></div>
Ghoul<br />
<br />
di Brian Keene<br />
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Deadite Press editore<br />
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333 pagine<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B007FMTWOQ" target="_blank">Link per l'acquisto</a><br />
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<b><u>Sinossi</u></b><br />
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1984. Timmy Graco e i suoi migliori amici, Barry Smetzler e Doug Keiser, sono tre dodicenni che si apprestano a vivere quella che sarà l'estate più intensa della loro vita. Hanno anche una “base segreta”, ossia un nascondiglio ricavato nei pressi del cimitero del paese, di cui è custode il padre di Barry, un pericoloso ubriacone. Qui passano il tempo tra fumetti, soldatini e primi discorsi sulle ragazze e sulla sessualità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Eppure qualcosa sembra turbare la placida estate del piccolo sobborgo di Baltimora in cui vivono i tre amici. Dapprima si tratta della scomparsa di una coppietta di liceali, il cui destino getta più di un'ombra sulla quiete della comunità. Nel mentre il cimitero subisce dei bizzarri smottamenti che fanno sprofondare alcune tombe nel sottosuolo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Timmy, Barry e Doug sono anche presi dai loro guai personali. Il nonno di Timmy è morto da poco, mentre Barry e Doug subiscono abusi dai loro genitori. Eppure presto si accorgeranno che un male più grande incombe su tutti loro, e la sua natura è antica, ultraterrena e disgustosa...</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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<i>Ghoul </i>sta a Keene come <i>It </i>sta a King e <i>L'estate della paura</i> a Simmons, ma in versione paperback (più breve e immediato).<br /><br />
Definiamolo quindi un romanzo di formazione in salsa horror, genere che a me non spiace affatto, anche se risponde a degli stereotipi che vanno fin troppo consolidandosi. <i>Ghoul </i>si pone un gradino più in basso di <i>It </i>e due più in basso rispetto al romanzo di Simmons, che considero il capolavoro di questo sottogenere. Necessitano alcune spiegazioni per giustificare questo giudizio. Vedo di darvele.<br /><br />
Keene è ottimo – tanto quanto i colleghi – nel caratterizzare i tre giovani protagonisti del suo libro. Timmy, Barry e Doug sono del tutto tridimensionali, credibili nei ragionamenti, negli atteggiamenti e nei dialoghi. Due di loro vivono tra l'altro situazioni familiari molto pesanti che, come si vedrà sul finire del romanzo, pregiudicheranno il loro futuro di uomini adulti.<br /><br />
La parte in cui <i>Ghoul </i>perde il confronto con gli altri due romanzi è quella del villain. Il demone divoratore di cadaveri citato nel titolo non ha né il fascino di Pennywise (<i>It</i>) né la potenza della Campana dei Borgia (<i>L'estate della paura</i>). Il Ghoul è una figura in fondo meschina, per sua stessa ammissione inferiore ad altri mostri che vanno a comporre la mitopeica dell'universo horror di Brian Keene. Ciò nonostante non sono disprezzabili i vezzi di splatter che il suddetto demone regala ai lettori, tra banchetti di cadaveri e squartamenti dei viventi. Nulla di troppo mostrato, ma molto di splendidamente raccontato (alla faccia di chi sostiene che questa tecnica sia sempre e comunque sbagliata).<br />
<br />
C'è un aspetto su cui Keene ha lavorato in modo furbetto, durante la scrittura di <i>Ghoul</i>, vale a dire la rievocazione dell'atmosfera degli anni '80. L'autore abbonda nelle citazioni di canzoni, dischi, programmi televisivi, fumetti della Marvel e della EC Comics, tanto che alla fine ci si sente trascinati, volenti o nolenti, nel 1984, anno in cui e ambientato il romanzo.<br />
Si tratta di una strategia molto astuta e comunque del tutto lecita, quasi come se Keene abbia voluto rivolgersi a uno specifico pubblico pigiando sui tasti della nostalgia e delle atmosfere vintage. Opportunismo? Scelta facile? Può darsi. Comunque sia funziona: a me in quanto lettore tanto basta.<br />
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-44006827772947947552014-12-24T15:38:00.000+01:002014-12-24T15:38:15.405+01:00Il tempio di Premaliuk (di Francesco La Manno)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ3WQSqVuMGhgp35gUq9RZbs7xKvKLnLdWgM6xbZgsZQ8xKWZieP-Xuijfy1pH42jVPfsWt8ZcL9Y2XTqmdHNBdyalLbccpKY1IjgulSkHgGqMEefy0R3AVtrvnFiW6kgpN0_D-KijaOgn/s1600/Il+tempio+di+Premialuk.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ3WQSqVuMGhgp35gUq9RZbs7xKvKLnLdWgM6xbZgsZQ8xKWZieP-Xuijfy1pH42jVPfsWt8ZcL9Y2XTqmdHNBdyalLbccpKY1IjgulSkHgGqMEefy0R3AVtrvnFiW6kgpN0_D-KijaOgn/s1600/Il+tempio+di+Premialuk.JPG" height="320" width="227" /></a></div>
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Il tempio di Premialuk (La saga di Zabla Tun Vol. 1)</div>
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di Francesco La Manno</div>
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Ebook autoprodotto</div>
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39 pagine, 1,02 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00QUEPNSY" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Oyun, Grande Khan dei Nergui, ha unito per la prima volta tutte le tribù nomadi, diventando il Signore incontrastato delle steppe e uno dei sovrani più potenti di Mablia. Ora, dopo aver conquistato la città safida di Rajab Abluk, ha rivolto il suo sguardo verso il Regno Damani e brama di conquistare le sue ricchezze. Tuttavia ad attenderlo vi è Anurati, la procace e crudele sovrana di quei territori, che, oltre a un temibile esercito, può vantare tra le sue fila alcune creature mostruose dotate di oscuri poteri soprannaturali. </div>
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Ma questi non sono gli unici attori a prendere parte al conflitto, perché, in realtà, i signori dei mondi superni guidano come burattini gli umani e gli esseri che camminano su Mablia. </div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Francesco La Manno è uno dei pochissimi blogger italiani che si occupano di sword and sorcery con autorevolezza. Vi consiglio di fare un giro su <a href="http://panopticonitalia.blogspot.it/" target="_blank">Panopticon Italia</a> per recuperare i suoi articoli in materia.</div>
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<i>Il tempio di Premaliuk</i> è la sua opera prima da autore. Da essa traspare tutto l'amore per questo filone del fantasy, che da qualche anno vive un periodo di (relativa) disgrazia, per colpa soprattutto della diffusione virale di paranormal romance e dell'urban fantasy.</div>
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Il racconto, di media lunghezza, ha uno stile che richiama, per atmosfere e scelta narrativa, uno degli scrittori preferiti da La Manno, ovvero il compianto David Gemmell.</div>
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In un mondo immaginario, ma costruito su basi realistiche, assistiamo allo scontro sanguinario tra due civiltà: i Nergui, che ricordano l'Orda d'Oro dei mongoli, e il Regno di Damani, ricco e ambito, ma non più invincibile come era un tempo.<br />Il Khan Oyun, signore dei Nergui, nasconde un terribile segreto, lo stesso che lo porta a trionfare su quasi tutti i suoi avversari, Questa volta però si troverà davanti un avversario, la regina di Damani, Anurati, che ha un'arma segreta altrettanto sanguinaria e oscura da opporre all'invasione dei selvaggi nomadi delle steppe.</div>
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Lettura interessante e ricca di riferimenti a Mablia, il mondo creato da La Manno per l'occasione, <i>Il tempio di Preamliuk </i>si presenta come una piacevole novelette d'esordio, che induce l'appassionato di sword and sorcery a scoprire di più sui molti misteri di questo setting, molti dei quali soltanto accennati, a corollario della vicenda principale.</div>
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In altre parole: ne vogliamo di più!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-77706036795519442372014-12-10T13:39:00.001+01:002014-12-10T13:39:49.932+01:00Sarranieri schianta diavoli (di Massimo Mazzoni)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmBzeWvqAucdpsjw-J7IQafiK1bTjGRI-w7AHVdBJzYR02UVooIV6pIkCiK1Tl66juxIQX0zKaYgVSPBCU7X56DQTtxX4rItxoyy1jFqz3zj0vnDCfe9lRVfDV0oBqKioUG0cTY57dEKS6/s1600/Sarranieri+Schiantadiavoli.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmBzeWvqAucdpsjw-J7IQafiK1bTjGRI-w7AHVdBJzYR02UVooIV6pIkCiK1Tl66juxIQX0zKaYgVSPBCU7X56DQTtxX4rItxoyy1jFqz3zj0vnDCfe9lRVfDV0oBqKioUG0cTY57dEKS6/s1600/Sarranieri+Schiantadiavoli.JPG" height="320" width="200" /></a></div>
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Sarranieri schianta diavoli (Volume primo: Asmodeo)</div>
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di Massimo Mazzoni</div>
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Moonbase Productions</div>
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145 pagine, 1,51 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00NU058I6" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Anno Domini 1136, Repubblica di Pisa. Ranieri Scacceri è giovane, attaccabrighe e amante della vita: donne, vino, buon cibo e feste sono gli ingredienti fissi della sua vita spensierata. Ma l'incontro con un misterioso eremita cambia tutto: una sola strada lo attende, la conversione. C'è in gioco la salvezza della sua anima? No, c'è molto di più e presto l'uomo che diverrà San Ranieri, patrono di Pisa, lo scoprirà a sue spese, tra demoni, misteriose sette esoteriche, duelli all'ultimo sangue con Arciduchi infernali e donne attraenti quanto pericolose. </div>
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La prima avventura altomedievale di Sarranieri (come lo chiamano i pisani) lo schianta diavoli, ambientata nel mondo di Sanctuarium, dove i Santi sono molto meno misericordiosi di quanto li ricordavate!</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Il fantasy storico mi piace, ma solo se è fatto bene. Cosa né semplice né scontata.<br />Massimo Mazzoni ha studiato, si è documentato e ha infine realizzato un romanzo breve molto valido, che parte dalla biografia del patrono di Pisa, Ranieri Scacceri, per diventare presto una storia del fantastico, che in un certo senso ricorda uno <i>Star Wars</i> altomedievale, tra demoni, occulto, dottrine esoteriche e combattimenti dal retrogusto pulp.</div>
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<i>Sarranieri schianta diavoli</i> alterna un linguaggio adatto all'ambientazione storica a uno stile fresco e ironico, dando vita a uno sword and sorcery che parte da presupposti storici per sviluppare una trama ricca di demoni, pseudo-zombie e incantesimi infernali.</div>
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Il protagonista, Ranieri, è un eroe molto interessante, un nobilastro irresponsabile e scavezzacollo, che si trova presto ad assumere un ruolo molto più grande delle sue modeste ambizioni.<br />Questo volume, il primo della saga di Mazzoni, ci illustra l'evoluzione di Ranieri, il suo addestramento e la sua iniziazione in un mondo fatto di misteri, magia e mostri vomitati dall'oltretomba.</div>
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Un romanzo notevole, imperdibile per gli appassionati alla ricerca di un fantasy che sa di vecchie - ma sempre attuali - emozioni.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-53045995796776517442014-11-25T14:42:00.001+01:002014-11-25T14:51:49.132+01:00La Casa delle Falene (di Alessandro Fusco)<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9hx7zENKTt2iXmaMQMt9DEn7Y5ArEE6ozYpF1QANLQ684WIVhHFrVmDfYHf3wPwNH_bk9uF3iv_bZQZu3woHlO94MYLedjvs7nGz1t2o7zzyDI10QoUElsqsLeHoWjkeZRzRUDhVzYNWD/s1600/La+casa+delle+falene.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9hx7zENKTt2iXmaMQMt9DEn7Y5ArEE6ozYpF1QANLQ684WIVhHFrVmDfYHf3wPwNH_bk9uF3iv_bZQZu3woHlO94MYLedjvs7nGz1t2o7zzyDI10QoUElsqsLeHoWjkeZRzRUDhVzYNWD/s1600/La+casa+delle+falene.JPG" height="320" width="236" /></a></div>
La Casa delle Falene<br />
<br />
di Alessandro Fusco<br />
<br />
Ebook autoprodotto<br />
<br />
1,49 euro<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00P1G5404" target="_blank">Link per l'acquisto</a>.<br />
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<b><u>Sinossi</u></b><br />
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I fatti citati e la storia riportata in questo testo sono quanto di più bizzarro e insieme inquietante mi sia mai capitato di raccogliere come testimonianza sul mio cammino di autore. Ci sono cose che ho sentito dire, molte leggende o vecchie storie di cronaca surreale, oscura e magica su cui mi sono soffermato tante volte in passato, per studio o per diletto. Ma mai, come in questo caso, ho avuto la strana sensazione che quanto carpito attraverso le parole di chi il Male sostiene di averlo incontrato mi abbia lasciato un concreto senso di inconsapevolezza. Nessuna logica assoluta potrà mai spegnere le paure dell’animo umano più profonde. </div>
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<b><u>Commento</u></b><br />
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Racconto di media lunghezza pubblicato da Alessandro Fusco in occasione dell'ultimo Halloween, <i>La Casa delle Falene</i> si rivela essere una buona storia che parte dal mondo delle sette occulte e si allarga verso altri elementi più o meno classici dell'horror.</div>
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Fusco sceglie un'impostazione che mi piace definire "alla Arona", in cui le vicende narrate vengono spacciare per reali. L'equivalente libresco di un found footage cinematografico.</div>
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L'espediente, ben orchestrato, funziona, attribuendo al racconto un taglio realistico (almeno a tratti) e uno stile diretto e privo di troppi fronzoli, che giova alla storia proposta dall'autore.</div>
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Sebbene si tratti di un'opera di lunghezza limitata, tutti i membri della setta ricevono una caratterizzazione e una citazione personale/personalizzata, nel tentativo quasi del tutto riuscito di ricreare le reali dinamiche di gruppi di questo genere.</div>
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<br /></div>
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Ciò che però risulta più riuscito dell'intero ebook è lo scenario. <i>La Casa delle Falene</i> è ambientato nel Nord Italia, tra ottobre e novembre. Luoghi di brume, di indifferenza e di persone sostanzialmente schive e sospettose.</div>
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Quel nord dove nulla pare mai accadere, ma in cui ogni paesino, ogni casa abbandonata può nascondere segreti, misteri e orrori.</div>
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Concludendo questa breve disamina, il racconto è sicuramente valido. Ci sono alcuni refusi, che però non rovinano affatto il piacere della lettura.</div>
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Consigliato per una notte insonne di fine autunno.</div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-37878530739537653532014-11-20T12:04:00.000+01:002014-11-20T12:04:00.719+01:00La Caduta dell'Irminsul - Enchiridion<div style="text-align: justify;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKsQ9TYvlslJ-SZq7Afa7dm6gsMqLW7GpNnIPFH6XZsnE0G7f-__BCpHAtKTiezF4ilmMfSCm-IjGABujwpGT9J3hoqFDWYVeQw6QSSmnjs7Ia2Wa-PPnktb2d3dEs-9h_CrK_8u8It14D/s1600/La+caduta+dell'Irminsul.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKsQ9TYvlslJ-SZq7Afa7dm6gsMqLW7GpNnIPFH6XZsnE0G7f-__BCpHAtKTiezF4ilmMfSCm-IjGABujwpGT9J3hoqFDWYVeQw6QSSmnjs7Ia2Wa-PPnktb2d3dEs-9h_CrK_8u8It14D/s1600/La+caduta+dell'Irminsul.JPG" height="320" width="229" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La Caduta dell'Irminsul - Enchiridion</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
di Samuel Marolla</div>
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<br /></div>
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Ebook autoprodotto</div>
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72 pagine circa, 1.49 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00OVK78PA" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Europa, 800 d.C.</div>
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Dopo il declino di Roma e tre secoli di invasioni barbariche, l'Europa ha trovato finalmente la pace: è di nuovo unita sotto una corona imperiale, quella di Carlomagno; dominata da un altro immenso esercito, la perfetta macchina da guerra carolingia; e ben sorvegliata dai Dodici Paladini, guerrieri formidabili dotati di un'arma invincibile: ognuno di loro ha un gioiello mistico, chiamato Enchiridion, incastonato nel palmo della mano. Il gioiello contiene al suo interno una reliquia santa che permette al Paladino di generare una spada di energia pura, dotata di smisurata potenza distruttrice.</div>
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Baldovino, figlio del traditore di Roncisvalle Gano di Maganza, colui che causò la morte del Paladino Orlando e l'unica sconfitta di Carlomagno, è il più giovane e coraggioso fra i Paladini; egli domina la Spada Murglea generata dal suo Enchiridion, il più potente di tutti e dodici, poiché contiene al suo interno il Sangue di Cristo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Carlomagno ha inviato Baldovino agli estremi confini del nord, per piegare la resistenza dei Sassoni e distruggere il loro dio, l'Irminsul, l'Albero del Mondo. Ma la missione del giovane Paladino, combattuto tra la difficile eredità del proprio casato e la responsabilità di un'arma così potente come la Murglea, si rivelerà irta di ogni sorta di pericolo mortale e sovrannaturale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nemici soverchianti, umani e demoniaci, sono pronti a risvegliare forze antiche e devastanti pur di distruggerlo e di impadronirsi del suo Enchiridion, mentre sull'Impero soffiano nuovi venti di guerra: i Saraceni assediano ancora Parigi, come vent'anni prima, e il figlio illegittimo e deforme di Carlomagno, Pipino il Gobbo, dalla sua prigione sotterranea complotta per impadronirsi del trono che gli è negato...</div>
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La Caduta dell'Irminsul è il primo episodio della Saga di Enchiridion, ambientata nel mondo fantastico di una delle più meravigliose epopee fantasy della letteratura mondiale: l'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto!</div>
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<b><u>Commento</u></b><br />
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Samuel Marolla, uno dei migliori narratori italiani di speculative fiction, fa il suo esordio nel fantasy con questo ottimo racconto lungo, il primo della <i>Saga di Enchiridion</i>, che sicuramente leggerò dal primo all'ultimo volume.</div>
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Ciò che Marolla fa fin da principio è scegliere un fantasy decisamente alternativo a quello di radice tolkeniana e a quello di matrice young adult, che sono poi i due macro-generi che dominano le classifiche Amazon.</div>
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<i>Enchiridion </i>parte da basi storiche, ma derivate dal Ciclo dei Paladini, e quindi dalle opere di autori quali il Boiardo, l'Ariosto, più tutte le suggestioni de la <i>Chanson de Roland</i>, ma aggiungendo anche spunti ed elementi da altre tradizioni folkloristiche/narrative di quell'epoca.</div>
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Le gesta del duca Baldovino, uno dei dodici paladini di Carlomagno, dotato di una spada incantata di pura energia, capace di cose mirabili e in grado da sola di vincere eserciti e mostri, si intrecciano con manovre di potere che nascono dall'Inferno stesso, dove potenti demoni tramano per impedire l'imporsi del Regno della Croce.<br />Per farlo aiutano il potenziamento di un possibile antagonista di Baldovino, il quale verrà soccorso da un mago gobbo e deforme, che opera nel sottosuolo di una Parigi assediata dalle armate saracene.<br />Nel mentre a nord infuria la guerra contro i Sassoni, la cui sconfitta scatena un'epidemia oscura che riporta in vita i morti...</div>
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Il primo racconto della saga apre le danze e ci mostra gli scenari, sfruttando lo stile frizzante e ricco di Marolla. Il lettore ne vuole subito altre "dosi", e questo testimonia più di ogni altra cosa la riuscita della saga.<br />Il fantasy di <i>Enchiridion</i>, seppur ricco di magie, di combattimento e di epica, spicca come una perla messa sul cumulo di escrementi delle autoproduzioni fantasy odierne, che non mirano ad altro che far accoppiare giovani fanciulle con vampiri, licantropi o demoni infernali di bell'aspetto.</div>
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Da recuperare assolutamente per gli appassionati e per i profani.</div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-76048859405240453412014-11-14T09:10:00.000+01:002014-11-14T09:12:23.828+01:00Il tesoro di Bisanzio (di Giancarlo Marzano)<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNZTy_GTvu1b4Z4m9i061ydBuNOOR-hjKX9Ng9t8rcbaXGWjVEFoWHskTyTIkpLHB0vHCWPsGXoq6JZi2nFCVsW0_LhTbI2XzU_Irqutxgtc54w_PQILTKC0R9xJBpc2c1riRMTJcydBKV/s1600/Il+tesoro+di+bisanzio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNZTy_GTvu1b4Z4m9i061ydBuNOOR-hjKX9Ng9t8rcbaXGWjVEFoWHskTyTIkpLHB0vHCWPsGXoq6JZi2nFCVsW0_LhTbI2XzU_Irqutxgtc54w_PQILTKC0R9xJBpc2c1riRMTJcydBKV/s1600/Il+tesoro+di+bisanzio.jpg" height="320" width="242" /></a></div>
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Il tesoro di Bisanzio</div>
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di Giancarlo Marzano</div>
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Bonelli editore</div>
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114 pagine b/n, 3,80 euro</div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Siamo nel 1453, anno in cui la gloriosa capitale dell’impero romano d’Oriente è ormai una città sotto assedio. Gli Ottomani l'hanno attaccata violentemente e sono prossimi a schiacciarla del tutto. La fine sembra prossima, ma l'imperatore decide di salvare il salvabile, affidando ai fedeli guerrieri variaghi della sua guardia personale una missione importantissima. Il gruppo di combattenti, accompagnati da un giovane capitano di ventura veneziano, dovrà mettersi in cammino, per affrontare un pericoloso viaggio, così da mettere al sicuro un tesoro preziosissimo. Quale mistero si nasconde dietro il tesoro dell'imperatore? (Fonte: <a href="http://www.comicsblog.it/post/221544/il-tesoro-di-bisanzio-le-storie-n-26-bonelli-pubblichera-il-fumetto-di-giancarlo-marzano" target="_blank">ComicsBlog</a>)</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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La collana bonelliana (o bonellide) <i>Le Storie</i> è una delle migliori del fumetto italiano.</div>
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Seppur con qualche alto e basso, riesce a offrire albi autoconclusivi spesso molto interessanti, nonché ben lontani dai cliché a cui ci ha abituato la nota casa editrice, quasi monopolista del settore comics in Italia.</div>
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<i>Il Tesoro di Bisanzio</i> è una storia corale ed epica, sullo sfondo, invero molto affascinante, della caduta dell'Impero Romano d'Oriente.</div>
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Oramai prossimo alla resa, il Basileus organizza un'ultima missione per portare in salvo un misterioso tesoro, che troverà riparo a Venezia. La temibile guardia variaga, un corpo composto da possenti guerrieri nordici fedelissimi al trono di Bisanzio, dovrà accompagnare un cavaliere veneziano fino alle navi che consentiranno al tesoro imperiale di lasciare il paese oramai in fiamme.</div>
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La storia fila liscia, ricca di riferimenti bellico-storici propri del periodo in questione, senza rinunciare a un certo lirismo che rievoca i fasti e la gloria del vero corpo della guardia variaga, senz'altro uno dei più interessanti di sempre.</div>
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Pur non mancando alcune situazioni e personaggi stereotipati, la narrazione è piacevole e priva di appesantimenti e di momenti morti.</div>
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Le battaglie sono ben disegnate da Giovanni Lorusso, che non ha rinunciato a inserire dei veri e propri momenti splatter negli scontri tra giannizzeri, turchi, miliziani albanesi e i variaghi in fuga da Bisanzio.</div>
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Pur non essendo un albo che cambierà la storia del fumetto in Italia, <i>Il Tesoro di Bisanzio</i> si legge con piacere e non manca di accuratezza storica.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-23778832738143307642014-11-06T16:05:00.004+01:002014-11-06T16:05:45.286+01:00Vukovlad (di Paolo Maurensig)<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8yabgUHnf6KKiDTcIq1t5hGfyBhe8_0S1WHZpNA1bbe4Bg9VikEiTZM63vnh5dfSyDrx8jXnOYgCH83nxIahjzyU5pET6k5fViH6oE9cpKgfinj66gd2boWkVdd6RVCbzs83E5I5JU8r6/s1600/Vukovlad.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8yabgUHnf6KKiDTcIq1t5hGfyBhe8_0S1WHZpNA1bbe4Bg9VikEiTZM63vnh5dfSyDrx8jXnOYgCH83nxIahjzyU5pET6k5fViH6oE9cpKgfinj66gd2boWkVdd6RVCbzs83E5I5JU8r6/s1600/Vukovlad.jpg" /></a></div>
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Vukovlad</div>
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di Paolo Maurensig</div>
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Mondadori editore</div>
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109 pagine, 4,20 euro</div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Nell'agosto del 1939, Emil Ferenczi si trova sui monti Tatra, in Polonia, per fronteggiare l'imminente invasione nazista come sottufficiale dei Cacciatori Ungheresi. Nel corso di lunghe marce attraverso una natura selvaggia e ostile, all'apprensione per la concreta minaccia del nemico si intrecciano, in un oscuro crescendo, atavici timori superstiziosi. Alla loro origine, una serie di scomparse e delitti che sono forse l'opera di una bestia spaventosa. La creatura, però, sembra avere i tratti del margravio di quelle terre, Vukovlad. Maurensig si muove sul crinale ambiguo del genere fantastico, costruendo un romanzo nel quale gli eventi si succedono sulle prime con rigore, come il lucido incedere di un cavallo degli scacchi, per poi frangersi subito dopo, travolgendo con sé il lettore nell'alternarsi continuo di logica e superstizione, razionalità e soprannaturale. E l'ambientazione alle soglie della Seconda guerra mondiale innesta, con uno straniamento di grande impatto, i più antichi, ancestrali orrori sul tronco del male della storia.</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Singolare romanzo datato 2006, scritto da un autore garbato ed elegante, che però di solito si approccia ad altri generi rispetto al fantastico "puro".</div>
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Questo <i>Vukovlad </i>è invece una piacevole incursione nel genere, una rarità, visto il modo in cui fu presentato questo libro (non indirizzato a un pubblico young adult, né a quello radical chic).</div>
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L'ambientazione polacca, a inizio della Seconda Guerra Mondiale, offre uno spaccato di un mondo che stava per abbandonare il retaggio di un passato per molti versi ancora medioevale, in modo da abbracciare una modernità brutale e selvaggia, fatta di aerei da guerra e fucili mitragliatori.</div>
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In un borgo sperduto su monti Tatra sopravvive però un sperduto borgo in cui si tramandano tradizioni e leggende di un'epoca remota.</div>
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Su questo villaggio si staglia, cupa e misteriosa, la figura del misterioso margravio locale, forse uomo o forse bestia. A lui paiono fare riferimento tutte le superstizioni dei villici, che riguardano soprattutto voci riguardo all'esistenza dei lupi mannari.</div>
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Mausensig ha una scrittura molto raffinata e piacevole, in questo caso pennellata di tocchi retrò che ben si sposano con la storia narrata.</div>
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<i>Vukovlad </i>è un racconto affascinante, per quanto relativamente breve, che offre un quadro più che una storia, tanto che il finale lascia al lettore le interpretazioni su quanto è accaduto nel libro: c'è davvero del soprannaturale nel margravio, oppure tutto può essere ricondotto a spiegazioni razionali?</div>
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Con un prezzo finalmente competitivo (4.20 euro, contro i 16 euro del 2006), <i>Vukovlad </i>rappresenta un bel pezzo da collezione, una rarità ahimè non più copiata, non per quel che riguarda la grande editoria italiana.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-77677984417824592622014-10-30T10:02:00.000+01:002014-11-04T15:01:53.490+01:00Il Giorno del Drago (di Mala Spina)<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMoNcYt0LSj5cnbs0ZAy7_ohojiYWx9n_tNiMjykFlLgPHCAr7OErLtE49KVt3cWG8fZnrsr085btXsik7SyrX_kILIMjbJIZ4avYvp5T2kT7MJs1ZmNFhg_eQjJtVTikoMipfSzQhEXwu/s1600/Il+giorno+del+drago.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMoNcYt0LSj5cnbs0ZAy7_ohojiYWx9n_tNiMjykFlLgPHCAr7OErLtE49KVt3cWG8fZnrsr085btXsik7SyrX_kILIMjbJIZ4avYvp5T2kT7MJs1ZmNFhg_eQjJtVTikoMipfSzQhEXwu/s1600/Il+giorno+del+drago.JPG" height="320" width="214" /></a></div>
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Il Giorno del Drago (Altro Evo volume 1)</div>
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di Mala Spina</div>
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Work on Color editore</div>
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61 pagine, 0,99 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00O694EBC" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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“Era stata la sua prima libera uscita dall’arrivo della nave e i potenti liquori della cittadina di confine lo avevano messo al tappeto prima che la serata fosse finita. I lunghi mesi di viaggio in mare, senza poter toccare un goccio di alcool, non lo stavano aiutando in quel mastodontico dopo sbronza e il guaio era che non ricordava un accidente di come fosse arrivato sotto quel tavolo.”</div>
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Tornare al porto e raggiungere il resto dell’equipaggio sulla nave sembra facile ma Gillean Conroy, marinaio sul mercantile più veloce dei mari del sud, ha due grossi problemi: un’amnesia grossa come una voragine e i postumi di un'ubriacatura colossale. </div>
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Gillean attraverserà i quartieri labirintici della città vecchia, districandosi tra strambi personaggi e situazioni pericolose o surreali, per fare una terribile scoperta: è l’unico che può risolvere il mistero del marchio del drago. Dovrà farlo anche in fretta, perché il tempo stringe e deve riuscire a rimettere insieme la sua memoria prima dell’alba. </div>
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"Il Giorno del Drago" è il primo volume della serie Altro Evo, racconti fantasy avventurosi e autoconclusivi.</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Sfruttando appieno le nuove possibilità offerte dall'editoria digitale, la collana Altro Evo si preannuncia come un interessante progetto per proporre al lettore dei racconti fantasy di media lunghezza, ambientati in un mondo di continua evoluzione/definizione, ma autoconclusivi.</div>
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L'esordio di tale collana è tramite <i>Il Giorno del Drago</i>, un ebook scritto da Mala Spina.<br />
La storia è frizzante e briosa, con un protagonista molto lontano dagli stereotipi del fantasy eroico, e addirittura in antitesi con quelli del fantasy young adult che va di moda in questi tempi infelici.</div>
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Gillean Conroy è un semplice marinaio la cui giornata svolta in modo imprevisto, complice una spaventosa ubriacatura.</div>
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In seguito a essa si troverà a scoprire che fine ha fatto la nave su cui serviva, equipaggio compreso.</div>
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Lo scenario della città vecchia mi ha ricordato le atmosfere di alcune città descritte dal maestro dei librogame, Steve Jackson: caotica, pericolosa, ricca di misteri e anche di apparenti non-sense.</div>
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Non manca affatto l'elemento "fantastico" che - come dice il nome stesso - dovrebbe sempre definire il genere fantasy. Tra voraci sanguisughe grandi quanto un braccio, mutaforma e altri esseri ancora più strani, il lettore ha di che restare soddisfatto.</div>
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Applaudo a questo racconto d'esordio e mi auguro che Altro Evo si conservi su questi livelli anche nelle prossime uscite.</div>
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In altre parole: idea promossa!</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-56531449875285983082014-10-23T15:02:00.002+02:002014-10-23T15:02:13.155+02:00Adam Wild (1): Gli Schiavi di Zanzibar (di Gianfranco Manfredi e Alessandro Nespolino)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr2-TIbGCyRbjvop95H4Vo3Xqk7agEMJMzhB6_z5X-DqfF4QMMZsKTuKGPt8ERnHgJfehyKgP4aZzXgrjfn7aS4EL5njR4jzFr6rAgDazJGtrcGQ6OIemOUqaNu1NEUuL77ISnDmXJ6FVn/s1600/Adam+Wild.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr2-TIbGCyRbjvop95H4Vo3Xqk7agEMJMzhB6_z5X-DqfF4QMMZsKTuKGPt8ERnHgJfehyKgP4aZzXgrjfn7aS4EL5njR4jzFr6rAgDazJGtrcGQ6OIemOUqaNu1NEUuL77ISnDmXJ6FVn/s1600/Adam+Wild.jpg" height="320" width="242" /></a></div>
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Adam Wild (1): Gli Schiavi di Zanzibar</div>
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di Gianfranco Manfredi e Alessandro Nespolino</div>
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98 pagine b/n, 3,30 euro</div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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A Zanzibar la tratta degli schiavi è stata ufficialmente abolita, ma il traffico di esseri umani continua clandestinamente. Adam Wild è lì per eliminarlo. In molti congiurano per ucciderlo. Congiurare è un conto, riuscirci è un altro. Non è saggio fare arrabbiare Adam!</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Adam Wild è la nuova testata mensile a fumetti di Bonelli Editore.<br />Un ritorno all'avventura classica, nello scenario dell'Africa Nera, tra mercanti di schiavi, esploratori, parvenu, soldati e principesse indigene.</div>
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Per molti prevenuti Wild doveva essere l'ennesimo buco nell'acqua di Bonelli, a quanto pare incapace di intercettare i lettori delle nuove generazioni. In realtà il numero uno, <i>Gli Schiavi di Zanzibar</i> ha in gran parte smentito sospetti, previsioni e presunzioni.<br />Adam è un eroe vecchio stampo, è vero, ma ha molte più sfaccettature di un Tex Willer tutto d'un pezzo. Scozzese dai metodi spicci, amante dell'alcool, spietato quando è necessario, capace di imbrogliare e di mentire, Wild è un personaggio che riserva molte sorprese.</div>
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Il contesto dell'Africa del 1800 è esotico e affascinante, ben tratteggiato nelle sue contraddizioni e ottimamente disegnato da Alessandro Nespolino.<br />Comprimari e villains sono ottime "spalle" dell'eroe, e promettono sviluppi interessanti per il futuro. Questo discorso vale soprattutto per la principessa bantu Amina, liberata da Adam da una nave schiavista. Se, come pare, diventerà la compagna del protagonista della saga, sono certo che lo sarà in modo assai diverso da tante altre eroine del fumetto italiano.</div>
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<i>Gli Schiavi di Zanzibar</i> è un ottimo primo volume di una saga che vale la pena seguire. </div>
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A dimostrazione che i giudizi prevenuti sono spesso fondati su idiozie e antipatie personali.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-17879291510640171782014-10-20T16:07:00.000+02:002014-10-20T16:07:12.711+02:00Dimentica il mio nome (di Zerocalcare)<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC4mrFQLBcesQh-ry33lnpm8MzIkSJvXBqmngKuzTDJ-8tBOzoKY9QDHj40yx0dzXlTmC0vpjLd5xYbEvoZRifoGZCUVJoIqYAECLAx97xcnMdZxJ6sDLb11AI6gSeEz7erIWwDM5B7nNF/s1600/dimentica+il+mio+nome.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC4mrFQLBcesQh-ry33lnpm8MzIkSJvXBqmngKuzTDJ-8tBOzoKY9QDHj40yx0dzXlTmC0vpjLd5xYbEvoZRifoGZCUVJoIqYAECLAx97xcnMdZxJ6sDLb11AI6gSeEz7erIWwDM5B7nNF/s1600/dimentica+il+mio+nome.jpg" height="320" width="218" /></a></div>
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Dimentica il mio nome</div>
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di Zerocalcare</div>
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Bao Publishing </div>
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235 pagine, 18 euro (cartaceo) o 5.76 euro (formato ebook)</div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Quando l'ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell'innocenza giovanile e l'incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione, Dimentica il mio nome è un piccolo gioiello narrativo, la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di un talento puro e innegabile. (Dalla quarta di copertina).</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Zerocalcare è il fumettista italiano che sta stracciando ogni record di vendita.<br />Ogni sua nuova uscita riesce a "mettere sotto" quasi tutti i big proposti dalla grande editoria, sia quelli con un serio pedigree (Follett, Eco, King) che i fenomeni da baraccone che le CE nostrane ci spacciano per scrittori (Volo, Veronesi e altri).</div>
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Il motivo di tale successo - del tutto meritato - sta nella semplicità in cui Zerocalcare racconta storie di vita comune, attraverso l'immaginario di noi, ex ragazzi cresciuti tra gli anni '80 e '90.</div>
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Se in passato l'autore ha giocato più sull'aspetto umoristico di questo meccanismo - seppur senza mai rinunciare a una chiave di lettura più malinconica - con <i>Dimentica il mio nome</i> fa senz'altro un ulteriore salto di qualità.</div>
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Il lettore non pensi di approcciarsi a questo volume col solo intento di farsi delle grasse risate.<br />L'impianto comico/ironico è presente e funziona, ma Zerocalcare ci offre, attraverso un lungo percorso autobiografico, dei ragionamenti non banali sull'elaborazione del lutto, su come percepiamo la nostra famiglia (ignorandone l'importanza finché non succede qualcosa di brutto) e sul perché molti di noi fingono di essere refrattari al dolore.</div>
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<i>Dimentica il mio nome</i> è un volume che non può essere letto senza immedesimarsi in uno o più passaggi.<br />Essendo Zerocalcare "uno di noi", è facile rispecchiarsi negli episodi di vita vissuta che racconta, senza lanciarsi in elaborate dissertazioni per sollecitare la lacrima facile. Al contrario, l'autore riesce a fare leva su certe emozioni giocando su un flusso di pensiero sincero, spesso spietato, ma molto umano.</div>
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Si parte dal dolore causato dalla perdita di nonna Huguette, e si va a esplorare quel complesso passaggio da "ragazzo" (termine che in Italia può adattarsi anche ai quarantacinquenni) ad "adulto".<br />Passaggio che inevitabilmente ha come tramite un lutto, o comunque uno di quei rari eventi su cui nessuno di noi ha il potere di cambiare le cose.<br /><br />Graphic novel molto bella, ai livelli del miglior Calcare.<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-37313600962404363102014-10-13T16:47:00.000+02:002014-10-13T16:47:01.615+02:00Colei che Canta (di Alessandro Vicenzi)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_Y7Rdz3sykOSKixBmmJBB5zMModwgMGtBkDjl1LpcWWEzZ_fRjRXz4g2gV-1MjJ7LRdEIqDmyOj3vrBtbuonu3vVpLss6ZspsCLNUhixyhbHIGmJkAW3Bn_rA5jvrsvidscike_C_uDZM/s1600/Colei+che+Canta.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_Y7Rdz3sykOSKixBmmJBB5zMModwgMGtBkDjl1LpcWWEzZ_fRjRXz4g2gV-1MjJ7LRdEIqDmyOj3vrBtbuonu3vVpLss6ZspsCLNUhixyhbHIGmJkAW3Bn_rA5jvrsvidscike_C_uDZM/s1600/Colei+che+Canta.JPG" height="320" width="225" /></a></div>
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Colei che canta (Storie dello Spadaccino vol. 2)<br />
<br />
di Alessandro Vicenzi<br />
<br />
Ebook autoprodotto<br />
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56 pagine, 1,00 euro<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00O6BOFT6" target="_blank">Link per l'acquisto</a><br />
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<b><u>Sinossi</u></b><br />
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In una Vienna che ancora porta i segni dell'assedio turco del 1529, lo Spadaccino è costretto a fidarsi di una donna misteriosa per salvarsi dall'orrore di una presenza che minaccia la sua vita e la sua anima. </div>
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Un racconto di orrore e avventura nel cuore della vecchia Europa.</div>
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<b><u>Commento</u></b><div>
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Il bello nello scoprire validi autori che si autoproducono è constatare che molti di loro utilizzano - con sapienza e disinvoltura - il formato delle novelette (banalmente: racconti lunghi), da tempo immemore ghettizzato dall'editoria nostrana.</div>
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Come se non bastasse ci sono scirttori che propongono storie di generi che, a sentire certi "esperti", non hanno più mercato. Come per esempio lo Sword and Sorcery. Alessandro Vicenzi è uno di questi.</div>
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<i>Colei che Canta</i> è un racconto che fa venire subito alla mente il Solomon Kane di howardiana memoria. Il protagonista, Lorenzo lo Spadaccino (genovese, dal passato misterioso quanto basta), è a sua volta una sorta di Kane, ma molto più guascone e ruffiano.<br />Il contesto in cui si muove in questo racconto è quello della Vienna appena scampata all'assedio turco. In una città semidistrutta si aggirano strani individui. Non tutti sono completamente umani. <i>Colei che Canta</i>, per esempio, non lo è. Così come non lo è la strega che Lorenzo incontra per caso in una bettola.</div>
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Il racconto in questione è un mix di fantasy e orrore, con agganci a tutta una possibile serie di sviluppi di un personaggio che è senz'altro affascinante. Nella scrittura di Vicenzi c'è un disegno, un quadro più ampio (e tutto da dipingere) rispetto a quello che si può vedere nelle pagine di <i>Colei che Canta</i>. Il bello è che ciò non inficia la bontà dell'ebook in questione, che potete tranquillamente considerare autoconclusivo.</div>
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Bello lo stile di scrittura, gradevole la caratterizzazione di personaggi primari e secondari.<br />In una parola: promosso.</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-32965524848401853992014-10-09T14:12:00.001+02:002014-10-09T14:12:44.810+02:00Storia Segreta di Milano (di Paolo Sciortino)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3ZOg2bo9i_qxFRijBo9xgMMAIX0wtYi1v-sf9cM7F8-V4dSRJpj3F5jpX9734DyoYzbhh4O58fHRxAgbw8VI7NePmzn54oZlufP-xVeEJnx1yOYDjQIjsU-nyjIu18l_IeOe32OYLqUhx/s1600/La+Storia+Segreta+di+Milano.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3ZOg2bo9i_qxFRijBo9xgMMAIX0wtYi1v-sf9cM7F8-V4dSRJpj3F5jpX9734DyoYzbhh4O58fHRxAgbw8VI7NePmzn54oZlufP-xVeEJnx1yOYDjQIjsU-nyjIu18l_IeOe32OYLqUhx/s1600/La+Storia+Segreta+di+Milano.JPG" height="320" width="214" /></a><br />
Storia Segreta di Milano<br />
<br />
di Paolo Sciortino<br />
<br />
Newton Compton Editori<br />
<br />
334 pagine, 5,99 euro<br />
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00NYEQIO6" target="_blank">Link per l'acquisto</a><br />
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Il serpente-drago che si avviluppa sulle sue spire e divora un bambino è l'immagine che scelsero come emblema del loro casato i Visconti, i primi signori del vastissimo feudo milanese. Quell'immagine si è tramandata nei secoli come il testimone misterioso di una segreta eredità, di un occulto mistero. In questo racconto affascinante e insolito vedremo il vessillo del biscione arrivare nel casato degli Sforza, nuovi custodi del suo segreto, per poi unirsi alle armi dei Capetingi di Francia e dei Savoia. E scopriremo l'ombra del drago dietro le vite insospettabili di tanti uomini-chiave nella storia di Milano come Leonardo da Vinci, san Carlo Borromeo, Cesare Beccaria o Alessandro Manzoni, legati anch 'essi in qualche modo al biscione. Un'eredità che passa poi alle dinastie industriali meneghine fino a Silvio Berlusconi, che ha impresso il logo del biscione sui marchi del suo impero. Ma l'insegna dei Visconti ha accompagnato anche le glorie dell'Alfa Romeo. Ed è riapparsa nel 1909 sulla bandiera dell'Inter, squadra nata dieci anni dopo il Milan, per tifosi di più elevato lignaggio. Perché il serpente-drago risorge nei secoli, riacquistando ogni volta più fascino, più ricchezza, più potere? Qual è il segreto ambiguo di quest'immagine?</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Dei tanti saggi dedicati ai segreti e ai misteri di Milano questo, scritto da Paolo Sciortino, mi sembra il più ordinato, il più approfondito e meglio argomentato.<br />Il punto di forza di <i>Storia Segreta di Milano</i> è che, a differenza di altri volumi dello stesso filone, ha un filo conduttore che ne facilita la lettura.<br />Tale filo conduttore è il Biscione (o il Drago) che compare a ripetizione nella storia della città meneghina, a partire dall'epoca dei Visconti, che ne fecero il loro simbolo, fino ad arrivare ai giorni nostri, all'Alfa Romeo, all'Inter, a Canale 5 e Mediaset.</div>
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Senza elaborare sbilenche teorie del complotto Sciortino ci espone fatti storici veri e propri, lasciando ai lettori conclusioni ed elucubrazioni varie.<br />Di certo non può sfuggire il ricorrere del Biscione nelle vicende di Milano, né il suo essere parte di un percorso esoterico/iniziatico ricco di interpretazioni e di suggestioni.</div>
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Sicché sarà possibile trovare un trait d'union tra l'ammazzadraghi San Colombano, la vipera di Sant'Ambrogio, l'Innominato che apparteneva ai Visconti, il drago-cane dell'ENI, il già citato ex cavaliere Silvio Berlusconi e decine di altri personaggi o compagnie lombarde/milanesi.</div>
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Lettura estremamente affascinante, per i milanesi ma non solo.<br />Disponibile anche in formato cartaceo. </div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-30162978655042555082014-10-07T11:49:00.001+02:002014-10-07T11:49:57.804+02:00Grikon (di Marco Casolino)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcJaRprI5j0S6JtFO6oSc9n6YThUsYrmDoNylRLG711JZf8UQr2IAHcMF3tPNtt4FdM8QGqGDDMnP-4VAkcwQ-2TBryh07bVOC_mwLcsPc8fxAeVzL1lBsOv3Ug6kIn6RknXLUrfKV1uU2/s1600/Grikon.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcJaRprI5j0S6JtFO6oSc9n6YThUsYrmDoNylRLG711JZf8UQr2IAHcMF3tPNtt4FdM8QGqGDDMnP-4VAkcwQ-2TBryh07bVOC_mwLcsPc8fxAeVzL1lBsOv3Ug6kIn6RknXLUrfKV1uU2/s1600/Grikon.png" height="320" width="223" /></a></div>
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Grikon</div>
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di Marco Casolino</div>
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Ebook autoprodotto</div>
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419 pagine, 0,95 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00H3KTI12" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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"L'invincibile robot Grikon V" è una serie televisiva di cartoni animati giapponesi degli anni Settanta. Il regista Oomiya e il character designer Kobayashi furono trovati morti mentre stavano realizzando l'ultimo episodio della serie. Per decenni i fan si sono interrogati sul finale incompiuto e sul mistero che circonda le "cels", i disegni dei cartoni realizzati a mano dai due artisti. La mortale esplosione in un garage di Tokyo trascina Adriano studente di storia contemporanea - in un Giappone sotterraneo, tra moderni laboratori di ricerca, templi millenari e fumose botteghe, popolato da fanatici di animazione, mercenari, soldati e ragazze travestite da personaggi dei cartoni. Adriano dovrà penetrare il mistero delle celle di Grikon: un segreto intrecciato con futuristiche equazioni da Nobel ma che affonda le sue vere radici nella Seconda guerra mondiale. Un romanzo avventuroso ambientato in una Tokyo cupa e supertecnologica.</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Romanzo curioso (e corposo), <i>Grikon </i>si destreggia tra la nostalgia per i robottoni degli anni '70 e '80, la cultura otaku giapponese e una curiosa trama fantascientifica che sconfina nella Fisica, cercando però di mantenere una certa plausibilità di fondo.</div>
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L'autore delinea una storia ambientata a Tokyo (ma con un italiano come protagonista), città che viene descritta e narrata in modo verosimile, così come appare ancora oggi, divisa tra modernità e tradizioni, con in mezzo tutte le contraddizioni che caratterizzano le ultime generazioni di giapponesi.</div>
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L'impianto della storia è thrilleristico e porta il protagonista a scoprire cosa si nasconde dietro i rarissimi e ambiti disegni originali della serie animata Grikon (omaggio dell'autore ai classici del genere, dal Daitarn III a Ufo Robot).<br />Perché ci sono persone disposte a uccidere per averle? Cosa hanno a che fare questi disegni col passato del paese e con alcune ricerche scientifiche d'avanguardia?</div>
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Casolino ce lo rivela poco a poco, approfittandone per omaggiare un paese (il Giappone) che evidentemente apprezza molto.</div>
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Ritmo lento, passo misurato, molte curiosità "off topic" rendono la lettura di questo romanzo non troppo fluida. In compenso i contenuti sono interessanti e la trama è quantomeno particolare. <br />Visto il prezzo irrisorio, lo si può acquistare senza pensarci troppo.</div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-78585865792687562472014-10-04T11:37:00.000+02:002014-10-04T11:37:18.403+02:00Il Codice Cariddi: Premium Edition (di Mauro Longo)<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkRw3rVyI8mPkXC_m3NiKMaAMrJegQZLblm2fKeJjgmXzgUmymwSt7dl7LBHB4msXA_O3EeHeWGYiCjnc8I_FPuKv34CG3_fs0vydC79J3Z4XObT7bmyqyC_t0eBOeUtu8IHlDoT7RmmWk/s1600/Il+Codice+Cariddi.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkRw3rVyI8mPkXC_m3NiKMaAMrJegQZLblm2fKeJjgmXzgUmymwSt7dl7LBHB4msXA_O3EeHeWGYiCjnc8I_FPuKv34CG3_fs0vydC79J3Z4XObT7bmyqyC_t0eBOeUtu8IHlDoT7RmmWk/s1600/Il+Codice+Cariddi.png" height="320" width="217" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Codice Cariddi: Premium Edition</div>
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di Mauro Longo</div>
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Black Pepper Game Studio</div>
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152 pagine, 1,02 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00AQN5484" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Una aggiornata guida ai misteri e alle leggende della Sicilia di Scilla e Cariddi, un'indagine durata quattro anni su mitologia, simbolismo e folklore siciliano, in particolar modo dell'area dello Stretto di Messina, delle Isole Eolie e del Valdemone. L’intento di ogni singolo paragrafo è quello di indagare e raccontare un determinato aspetto dei segreti e delle curiosità di questa isola di sole, mare e vento, da sempre al centro geografico e culturale del Mediterraneo.<br />La Premium Edition, datata Dicembre 2012, presenta circa 50 pagine in più rispetto alla prima edizione: sono state aggiunte alcune appendici, nuovi articoli, diverse illustrazioni e due indici per migliorare la consultazione.</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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La Sicilia, un'isola ricca di storia, di tesori archeologici e di leggende.</div>
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Purtroppo se ne parla poco, preferendo decantarne le bellezze più ovvie ed evidenti, dal mare al buon cibo.</div>
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Mauro Longo rimedia a questa carenza di materiale proponendo <i>Il Codice Cariddi</i>, un agile saggio che esamina la mitologia, i misteri e il folklore della Trinacria.<br /></div>
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L'ebook è davvero ricco di materiale e di spunti. Si va dalle suggestioni riguardanti i misteriosi popoli che avrebbero vissuto sull'isola prima dell'arrivo dei greci, alle leggende sul titano Kronos, il cui corpo sarebbe seppellito in Sicilia, alle origini del mito di Scilla e Cariddi, esaminate come mai prima mi era capitato di leggere.</div>
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Longo si spinge oltre, parlando anche di leggende meno note, ma anche di fatti singolari, di avvistamenti di strane creature, di acque maledette e di altre piacevolezze. Non mancano poi le storie di santi, cavalieri, eroi e briganti.<br />Ottimi anche i raffronti storico-geografici tra l'Odissea di Omero e i riscontri archeologici che giustificano in senso scientifico l'esistenza di quelli che venivano definiti mostri (per esempio i ciclopi, ma non solo.)</div>
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<i>Il Codice Cariddi</i> è una miniera di informazioni. Può fungere da insolita guida per un tour del fantastico nell'isola, o come blocco degli appunti per scrivere racconti horror o fantasy, arricchendoli con idee che sono ignote ai più.</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7001902462950277889.post-82146502379594172852014-10-02T18:08:00.002+02:002014-10-02T18:08:28.821+02:00Gladiators Vs Zombies (di Sean-Michael Argo)<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglePN3M_OyNdyNzVO1aC_62A2MUAARZNjTKXPoX7bIwoW5_IPGnQLCzpLoxfhD-YGMUfwd7y0QrEg7mMuqbBaLUR2f2mOzI6Q0k40Y9EJCStUNUDLbmFTZ2PUW2-VuhBySS-WDiYB8Io3i/s1600/Gladiators+vs+Zombies.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglePN3M_OyNdyNzVO1aC_62A2MUAARZNjTKXPoX7bIwoW5_IPGnQLCzpLoxfhD-YGMUfwd7y0QrEg7mMuqbBaLUR2f2mOzI6Q0k40Y9EJCStUNUDLbmFTZ2PUW2-VuhBySS-WDiYB8Io3i/s1600/Gladiators+vs+Zombies.png" height="320" width="205" /></a></div>
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Gladiators Vs Zombies (Iron Age of the Dead Book 1)</div>
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di Sean-Michael Argo</div>
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Ebook autoprodotto</div>
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122 pagine, 2,68 euro (in lingua inglese)</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00A0K5G86" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Gli Dei dell'Arena e The Walking Dead si incontrano in questo inedito mash-up tra sword and sandal e zombie apocalypse.</div>
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Lanista Laeca è un addestratore di gladiatori caduto in disgrazia. La sua impresa commerciale, che fornisce combattenti al Colosseo e ad altre arene, sta fallendo. Le folle assetate di sangue desiderano nuovi intrattenimenti, nuovi scontri, nuove attrazioni.</div>
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Laeca trova la soluzione ai suoi problemi grazie a un centurione in pensione. Tornato da una missione in Giudea, il vecchio soldato vende una strana creatura al mastro circense: un cadavere rianimato in grado di trasformare altri esseri viventi in suoi simili, tramite il morso infetto.</div>
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Introducendo questi mostri nella arene, casa Laeca ritorna a essere la scuola gladiatoria più ricca dell'Impero.</div>
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Riusciranno spade, scudi e reti ad avere ragione dei morti viventi?</div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Ci sarebbe poco da aggiungere, rispetto alla suggestiva sinossi di questo romanzo breve, composto di episodi (racconti) tra loro concatenati. </div>
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L'ennesimo mash-up in tema zombesco coinvolge questa volta i gladiatori, e lo fa direttamente nelle arene.</div>
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Dopo il preludio, in cui scopriamo l'origine degli zombie (creature animate dalla cabala ebraica, non a caso chiamate golem, come i leggendari uomini artificiali del mito), l'autore ci proietta subito in una realtà in cui i morti viventi, catturati dalle legioni imperiali in Giudea, vengono riciclati come combattenti nelle arene di Roma e relative province.</div>
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I racconti riguardano soprattutto - per non dire esclusivamente - i vari spettacoli in cui gli zombie vengono coinvolti. L'autore si sbizzarrisce nel citare i tanti stili di combattimento in cui venivano addestrati e utilizzati i gladiatori. Si va quindi dagli scontri classici a quelli di gruppo, da quelli che prevedevano l'uso di bestie feroci a quelli coi carri. Bonus track: barbari, druidi e altri combattenti esotici.</div>
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<i>Gladiators Vs Zombies</i> è paragonabile a uno di quei b-movie horror dotati di un discreto budget e di idee folli ma spassose.</div>
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Dà quel che promette, soddisfa i lettori di riferimento a cui è rivolte.</div>
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In poche parole, se amate questo genere di cross-over, andate sul sicuro.</div>
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Disponibile solo in inglese.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7j-B1MO0gGid7suUWE7sy3789FTCNHeRzpCTa9opvnjJi3MbX_GgzOIwxW0vZaSU156NBVt8TZwPAUH2oPd1FdIYQRhNiO1fuIp-mVjJNm3YT0_nbRV08xjeSLwZoAHjLY7Ti3FIl2HLl/s1600/Il+Seme+di+Azathoth.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7j-B1MO0gGid7suUWE7sy3789FTCNHeRzpCTa9opvnjJi3MbX_GgzOIwxW0vZaSU156NBVt8TZwPAUH2oPd1FdIYQRhNiO1fuIp-mVjJNm3YT0_nbRV08xjeSLwZoAHjLY7Ti3FIl2HLl/s1600/Il+Seme+di+Azathoth.png" height="320" width="199" /></a></div>
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Il Seme di Azathoth (Cronache della Famiglia Nemo Vol. 1)</div>
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di Domenico Attianese</div>
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Moonbase Productions</div>
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58 pagine, 1,99 euro</div>
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<a href="http://www.amazon.it/dp/B00NZ7UAYG" target="_blank">Link per l'acquisto</a></div>
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<b><u>Sinossi</u></b></div>
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Perché una nave di gesuiti è diretta verso un'isola deserta? </div>
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Perché il Capitano Rama Nemo e la sua ciurma, i più temuti pirati d'India, la assaltano pur sapendo che non contiene nulla di prezioso? </div>
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Cosa nasconde il misterioso Abate Rodolfo Acquaviva, che sembra conoscere tutti i segreti di Nemo? </div>
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Il Capostipite della Famiglia Nemo dovrà affrontare pericoli ogni oltre immaginazione: </div>
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Sacrifici Umani. </div>
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Grandi Antichi. </div>
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Dei Esterni. </div>
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Viaggi nel tempo e combattimenti tra Kaiju. </div>
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Senza immaginare che lo aspetta ben altro, e che per quelli della sua famiglia è solo l'inizio! </div>
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<b><u>Commento</u></b></div>
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Torniamo a parlare di Domenico Attianese, dopo aver recensito (tempo fa) la sua novelette d'esordio, <i><a href="http://ultimoasinistra.blogspot.it/2013/11/punto-nemo-di-domenico-attianese.html" target="_blank">Punto Nemo</a></i>.<br /><i>Il Seme di Azathoth</i> si ricollega a quel ciclo narrativo, ma ne rappresenta in realtà una sorta di prequel, in puro stile hollywoodiano.</div>
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L'autore ci narra le origini della battaglia che vede coinvolta la famiglia Nemo contro i Grandi Antichi di lovecraftiana memoria, e i cultisti che intendono farli tornare nel nostro mondo, per diffondere un'Apocalisse fatta di caos e di aberrazioni oltre l'umana sopportazione.</div>
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In questo racconto di media lunghezza il lettore familiarizza con Rama Nemo e coi suoi pirati. Siamo nella seconda metà del 1500 e il vascello Nautilus batte i mari in cerca di prede e di bottino.<br />Ma non è solo l'oro a interessare Nemo. Il capitano dal misterioso passato è infatti consacrato alla terribile dea Kalì, che lo protegge e al contempo lo sfrutta come assassino, cacciatore di mostri e sommo sacerdote (per quanto riluttante egli sia).</div>
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La novelette si apre con il Nautilus all'arrembaggio di una nave di gesuiti, in rotta verso una sconosciuta isola dell'arcipelago indiano.<br />Una volta abbordata la caravella dei frati, Nemo e la sua ciurma si troveranno coinvolti nei piani diabolici dell'abate Acquaviva, il cui piano è quello di evocare un'antica e deforme divinità, il cui tempio maledetto è situato nel cuore dell'isola misteriosa.</div>
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Kalì però ha altri piani, e non può permettere che il Dio di un altro universo infetti il nostro mondo con la sua progenie aliena...</div>
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Avventura, combattimenti, mash-up tra pirateria, Grandi Antichi e perfino Kaiju.<br /><i>Il Seme di Azathoth</i> è un ottovolante in cui tutto accade vorticosamente, senza mai smettere di divertirsi.<br />Il ritmo è serrato, molto veloce (in alcuni passaggi forse lo è fin troppo), gli spunti e gli omaggi si sprecano.<br />Come se non bastasse, Attianese ci fa assaporare alcuni possibili sviluppi della saga, tutti estremamente invitanti.</div>
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Serve davvero aggiungere altro?<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15045472087162038131noreply@blogger.com0